Luoghi nascosti di Palermo: dalla Zisa alla cripta delle repentine, dal Palazzo cinese...
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Direttore: Alessandro Plateroti

I cinque luoghi nascosti di Palermo: chiese, castelli, cripta e una “palazzina” cinese

Palermo

Il capoluogo siciliano vanta un grande patrimonio artistico. Oltre a ciò esistono luoghi nascosti di Palermo molto suggestivi

Cinque luoghi nascosti di Palermo? La città siciliana è una meta ideale per chi ha voglia di andare alla ricerca di segreti, tra luoghi e scorci inediti.

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La Chiesa di San Giuseppe dei Teatini

Situata nel centro storico di Palermo, fu eretta e ultimata nella prima metà del XVII secolo ad opera dei Padri Teatini. Magnifico esempio del barocco siciliano, all’esterno – con la facciata dei quattro canti – si scorge una statua dell’omonimo santo. All’interno presenta tre navate con cappelle, decorate da numerose opere d’arte, statue e stucchi. Qui una cripta con una falda acquifera, non accessibile: è diffusa la credenza che la sua acqua sia miracolosa.

Il Castello della Zisa

L’edificio fu eretto nel XII secolo e risale al periodo normanno. Il nome probabilmente deriva da al-Aziz che in arabo significa nobile. Grande attrattiva per gli amanti dell’esoterismo: all’interno si trova un affresco che raffigura dei diavoli. Una leggenda popolare racconta che nel Castello sia nascosto un tesoro in monete d’oro custodito proprio da questi esseri diabolici.

La Chiesa di San Giovanni dei lebbrosi

Tra i luoghi nascosti di Palermo non può mancare la splendida Chiesa di San Giovanni dei lebbrosi, sita nella zona industriale e quindi poco gettonata dai turisti. Si tratta di una delle più pregevoli testimonianze architettoniche della cultura arabo-normanna. La struttura risale all’epoca araba quando era un castello: poi con i normanni divenne una chiesa, fino a diventare anche rifugio per i malati di lebbra, da cui il nome caratteristico.

Cripta delle repentite

Si trova nella nota via dei Biciclettai ma in molti ignorarono questo posto che rientra a pieno titolo dai luoghi nascosti di Palermo. Risale al XVI secolo ed è ricoperta da graziose maioliche con motivi a fiori e ha anche un particolare affresco con una monaca e un prete che vengono chiaramente raffigurati. Il luogo possiede anche un certo alone macabro che però lo rende molto affascinante: qui venivano fatti essiccare i cadaveri delle cosiddette repentite, ovvero donne che avevano abbandonato l’attività di prostitute e si erano fatte monache.

Palazzina cinese

Il merito dell’esistenza di questa struttura dai forti connotati esotici è di Ferdinando IV vero e proprio cultore dell’arte asiatica, che ci ha lasciato un bene dal valore culturale elevatissimo. È possibile visitare questa palazzina con ingresso gratuito con la possibilità di accedere a tutte le sue sale, in cui saltano agli occhi le originali ed eleganti decorazioni tipiche della cultura cinese.

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ultimo aggiornamento: 31 Gennaio 2017 8:19

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