Colpo di stato in Guinea. I militari sono scesi in strada ed hanno invitato i cittadini a non uscire di casa. Catturato il presidente Condè.
ROMA – Colpo di stato in Guinea. Nella giornata di domenica 5 settembre centinaia di militari sono scesi in strada per entrare in possesso del potere. Un golpe guidato dal colonello Mamady Doumbouya, che ha annunciato di aver catturato il presidente Condé e sciolto il governo.
L’esercito ha invitato i cittadini a non uscire di casa e testimoni hanno parlato di spari, ma su questo non si hanno conferme ufficiali. Le prime informazioni parlano anche di due feriti anche se su il numero potrebbe aumentare nelle prossime ore. Inoltre, i golpisti hanno chiuso sia le frontiere via terre che aeree. La situazione è guardata con molta attenzione dagli altri leader europei e non si esclude a breve una riunione per fare il punto e capire come muoversi.
L’Onu: “Liberare il presidente Condé”
La reazione dell’Onu sui social è arrivata con il segretario generale Antonio Guterres. “Sto seguendo personalmente la situazione in Guinea – ha detto il numero uno delle Nazioni Unite riportato da Sky TG24 – condanno fermamente qualsiasi acquisizione del Governo con forza delle armi e chiedo l’immediato rilascio del presidente Condè“.
Il politico sta bene e in un video, pubblicato da Afp, si è rifiutato di rispondere alle domande su eventuali maltrattamenti.
Marocco bloccato
Un colpo di stato arrivato il giorno prima della partita contro il Marocco, valida per le Qualificazioni Mondiali 2022. La nazionale, come comunicato dallo stesso governo, è al sicuro e in breve tempo dovrebbe tornare a casa. Le autorità locali hanno già attivato tutti i contatti e un aereo è arrivato in aeroporto per il viaggio.
Non c’è nessun rischio per i giocatori, che usciranno dalla struttura che li ospita solamente per raggiungere il mezzo che li porterà in Marocco.
fonte foto copertina https://it.wikipedia.org/wiki/Guinea
