Quando bisogna ridurre gli spostamenti all’essenziale, controllare il traffico diventa fondamentale. Ecco come usare Google Maps per controllarlo in tempo reale.
Se per questioni lavorative dobbiamo muoverci tra diversi luoghi e, magari, abbiamo anche delle tempistiche da rispettare, il traffico è di gran lunga il nostro peggior nemico tra i vari possibili. Ecco perché controllare il traffico prima di muoverci o durante il tragitto è fondamentale, soprattutto quando, come in questo periodo, dovremmo impegnarci tutti per ridurre gli spostamenti all’essenziale.
Come fare per valutare il traffico senza chiedere ad amici e parenti?
Semplice: bisogna sfruttare al massimo alcune caratteristiche degli applicativi che il mondo ci mette a disposizione.
Google Maps ha qualcosa che fa al caso nostro: una funzione che, dato l’orario di partenza ed una coppia di indirizzi, è in grado di suggerirci indicativamente quanto tempo è necessario per effettuare tale viaggio.
Vediamo come fare per prevedere il traffico utilizzando Google Maps
Usare Google Maps per scoprire quanto traffico c’è.
Per poter utilizzare questa funzione è necessario avere installato sul proprio smartphone l’app Google Maps, disponibile in maniera gratuita su Play Store ed Apple Store.
Inseriamo nella barra superiore la destinazione del nostro viaggio e clicchiamo il pulsante indicazioni nella parte bassa dello schermo. Scriviamo poi quale sarà il nostro punto di partenza e lasciamo l’applicativo fare i suoi calcoli.
Se abbiamo scritto gli indirizzi al rovescio clicchiamo il pulsante con le due frecce per rovesciare i dati che abbiamo immesso.
Clicchiamo sul solito menu hamburger, nella parte in alto a destra dello schermo e clicchiamo poi sulla voce imposta ora di partenza o di arrivo.
Selezioniamo dalla finestra che si aprirà l’orario di cui vogliamo analizzare il traffico medio: la finestra sarà divisa in due macro schede chiamate partenza e arrivo.
Entrambe le schede sono strutturate nella stessa maniera, con orologio da riempire ed un calendario con cui interagire; quest’ultimo si richiama cliccando su oggi e selezionando poi il giorno.
Una volta decisi tutti i dati del caso clicchiamo su imposta e lasciamo l’applicazione fare i suoi calcoli. Il risultato ci verrà presentato sotto forma di linee blu (i normali tragitti) con una piccola variazione: a comparire saranno delle voci con scritto di solito x ore y minuti – w ore – z minuti.
Come fa Google Maps a fare questi calcoli?
L’applicazione di Google prende in esame le segnalazioni di rallentamenti e traffico che i suoi utenti lasciano, le mischia col tempo medio di percorrenza che ha ottenuto in banca dati dai vari viaggi degli utenti e ci mette in mezzo un po’ di potenza di calcolo che male non fa mai. Ricordiamoci che la percorrenza viene calcolata in base ai limiti di velocità vigenti nelle strade che percorreremo.
Google risulta piuttosto preciso e, anche in base al giorno della settimana e alla stagione, può indicare risultati profondamente diversi.
Farsi 100 km di strada lungomare durante un pomeriggio estivo è molto più difficile di fare lo stesso percorso durante il periodo invernale, causa differente composizione ed entità del traffico.
Fonte foto copertina: pexels.com/photo/adventure-city-country-destination-240834/ e maps.google.com (elaborazione)