Come è stato arrestato Graziano Mesina, il latitante sardo trovato in un appartamento in Sardegna nella notte tra il 17 e il 18 dicembre.
ROMA – Graziano Mesina è stato arrestato nella notte tra il 17 e il 18 dicembre. Come raccontato da La Repubblica, gli inquirenti avevano individuato il nascondiglio del latitante ormai da qualche giorno e il blitz è scattato solamente al termine di questa indagine.
Sono in corso, comunque, tutti gli approfondimenti per capire i diversi movimenti fatti in questo anno e mezzo da Mesina e soprattutto chi lo ha aiutato. Al momento le uniche persone arrestate sono le due che lo hanno nascosto nell’ultimo periodo.
L’arresto di Graziano Mesina
Il blitz, come detto, è scattato nella notte tra il 17 e il 18 dicembre in una zona a 30 km dalla città natale del latitante. Dalle prime informazioni riferite dagli inquirenti, Mesina era ospite di questa casa ormai da diversi giorni. L’abitazione era di due piani, al primo dormiva il latitante.
Al momento dell’arresto il latitante non ha opposto resistenza e soprattutto non ha detto niente. Non era armato. Sono in corso tutti gli approfondimenti del caso per capire se è stato sempre nascosto in questa casa oppure ha toccato altri punti della Sardegna. Sembra essere esclusa, al momento, la possibilità di un periodo lontano dall’isola.
Arrestate le persone che lo ospitavano
Sono state arrestate le due persone che ospitavano il latitante. Non si hanno, al momento, particolari informazioni sulla loro identità, ma da quello che hanno riferito gli inquirenti non sono parenti. E’ in corso un’indagine per accertare meglio la vicenda e, soprattutto, provare ad identificare tutti gli spostamenti dell’uomo in questo anno e mezzo di latitanza.
Ora per Mesina il carcere dove sconterà i 30 anni confermati dalla Cassazione per l’accusa di traffico internazionale di droga.