Conte svela i suoi piani: “Cosa farei al governo e con un voto in più del Pd”

Conte svela i suoi piani: “Cosa farei al governo e con un voto in più del Pd”

Il leader del M5S, Giuseppe Conte, si sbilancia sui suoi piani. Le parole tra opposizione al Governo e alleanza con il Pd.

Una risposta diretta e precisa sembra essere davvero difficile da dare. Eppure, qualche sprazzo di lucida verità è arrivato dalle parole di Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle, intervenuto a ‘Otto e Mezzo‘ su La7, si è soffermato su diversi argomenti tra l’opposizione al governo Meloni e l’alleanza con il Partito Democratico.

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte, l’opposizione alla Meloni

Rispondendo alle domande dei presenti in studio a ‘Otto e Mezzo’ su La7 con Lilli Gruber, Conte ha avuto modo di affrontare diverse tematiche calde dell’attualità politica italiana.

“Io sono testardamente votato a costruire un’alternanza rispetto a questo governo sulla base di progetti precisi, seri e condivisi che ci consentano non solo di vincere, ma anche di poter cambiare il paese il giorno dopo la vittoria”, ha tenuto a sottolineare il leader pentastellato.

E a chi sussurra che Conte sia il “miglior alleato Giorgia Meloni”, il leader dei 5 Stelle ha replicato a tono: “L’opposizione più dura alla Meloni viene da me e dalla mia comunità politica che non condivide nulla di questo governo”.

I piani per un ipotetico governo

Si parla poi dell’alleanza con il Pd e anche della possibilità di arrivare al Governo: “Allora lo dico pubblicamente: non mi importa nulla e se prenderò un voto in più del Pd, non dirò che sono io il federatore. A me e a tutta la comunità interessa un progetto serio e credibile”.

Conte ha anche aggiunto quale sia il suo interesse: “A me non interessa andare al governo domani con un’ammucchiata, ma cambiare il Paese e per farlo bisogna costruire un’alternativa di governo. E questa non si fa dicendo ‘Abbiamo un’alleanza strutturale’, ma bisogna lavorare su tutti i temi e su tutti i progetti, come stiamo facendo”, ha detto chiedendo la cortesia di essere lasciati in pace a lavorare.