Coronavirus in Italia, il bllettino del 5 novembre: ecco tutti i numeri
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, oltre 34mila nuovi casi in un giorno. Rezza: “Il virus corre. Dobbiamo frenarlo”

Dati Covid 5 novembre

Coronavirus in Italia, il bollettino del 5 novembre: ritorna a salire il numero dei casi e il tasso di positività.

ROMA – Coronavirus in Italia, il bollettino del 5 novembre. Ritorna a salire la curva nel nostro Paese. Dopo un leggero rallentamento registrato nei giorni scorsi, è stato registrato un leggero aumento del tasso di positività passato da 14,4% a 15,7%.

Dato condizionato dalla crescita dei contagi (34.505) rispetto ad un incremento minimo dei tamponi (219.884) rispetto al giorno precedente. Nuovo picco dei decessi (445), numero mai raggiunto da aprile. Continua ad essere stabile, invece, l’aumento della pressione sui servizi sanitari. Le terapie intensive sono aumentate di 99 unità. 1.140 i ricoverati in più nelle ultime 24 ore.

Coronavirus, Lombardia sopra gli 8mila nuovi casi

Continua a preoccupare la Lombardia. La regione è ritornata sopra gli 8mila casi, confermandosi la zona con più contagi in Italia. Più di tremila positivi in Campania (+3.888), Veneto (+3.263) e Piemonte (+3.171). Crescita a quattro cifre anche in Lazio (+2.735), Emilia Romagna (+2.180), Toscana (+2.273), Sicilia (+1.322) e Liguria (+1.208). Da segnalare che nessuna regione è scesa sotto i 100 positivi.

Dati Covid 5 novembre
fonte foto comunicato stampa
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Rezza: “I dati non sono buoni”

Il bollettino delle ultime 24 ore è stato commentato da Gianni Rezza, direttore Prevenzione del ministero della Salute. “L’aggiornamento non va bene. La percentuale dei tamponi supera il 10% e non è un segnale positivo. Anche i decessi 445, sono morti […]. Nei giorni scorsi la situazione sembrava essersi stabilizzata pur tenendo conto della variabilità quotidiana. Il dato di oggi, però, ci dice che il virus corre ancora globalmente e frenarlo è necessario“, le sue parole riportate dall’Ansa.

Rezza ha chiarito anche il funzionamento del nuovo sistema deciso dall’esecutivo: “Si lavora su indicatori come incidenza, Rt, occupazione posti letto. Se c’è una regione con apparentemente pochi casi e ha alta occupazione di terapie intensive, quella è una zona in sofferenza. Sono dati che vanno letti nella loro interezza“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 13:25

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