Scuola, circa il cinquanta per cento del personale scolastico si è sottoposto al test, 13.000 persone positive al coronavirus.
Riflettori puntati sulla scuola, tema caldo delle ultime settimane destinato a caratterizzare il dibattito politico anche dopo l’Election Day. La sensazione è che le polemiche dureranno almeno fino alla fine dell’anno, quando una classe in quarantena non farà più notizia. Presumibilmente. E non farà notizia perché rientrerà in un modus operandi che a quel punto sarà ben collaudato.
Scuola, il 50% del personale scolastico ha fatto il test per la ricerca del coronavirus
Ma prima bisogna riaprire i cancelli. Nonostante le Regioni abbiano deciso di muoversi in ordine sparso, la data da segnare sul calendario resta quella del 14 settembre, sul quale il governo ci ha messo la parola e la faccia.
Il test sierologico sul personale scolastico (docenti e non) forse non ha dato i risultati sperati. Si sono sottoposte al test 500.000 persone circa, più o meno la metà del personale scolastico. Di queste sono risultate positive al coronavirus circa 13.000 persone. Meno del tre per cento.
Bene la Lombardia, autonomo il Lazio
I dati sono stati diffusi dal Tg1 che ha evidenziato come la Lombardia sia una delle Regioni più virtuose, con il 70% dei tamponi effettuati. In Sardegna solo il 5% del personale scolastico si è sottoposto al test, una soglia bassissima alla luce dei tanti casi registrati sull’isola durante la stagione estiva, quando persone provenienti da tutta la penisola hanno preso d’assalto spiagge e locali della movida.
Il Lazio rappresenta una eccezione, nel senso che la Regione ha deciso di muoversi autonomamente. L’andamento della situazione è in linea con quello nazionale, almeno per quanto riguarda la percentuale del personale che ha deciso di sottoporsi al test.
Il governo pronto ad affrontare i casi di coronavirus a scuola
La situazione è complicata ma non sembra aver sorpreso il governo. Il premier Conte e la ministra Azzolina da tempo ripetono che la scuola non è una sorta di mondo fantastico nel quale non circola il virus. I casi di contagio ci sono e ci saranno e sicuramente costringeranno docenti e studenti ad adattarsi ai nuovi protocolli.