Perché sono diversi da azioni e obbligazioni
Cosa sono e quali sono gli strumenti finanziari partecipativi? Quando vi fanno ricorso le aziende? Quali aziende sono in diritto di emetterli?
Cosa sono e quali sono gli strumenti finanziari partecipativi?
Gli strumenti finanziari partecipativi sono strumenti finanziari atipici.
Introdotti nel 2003, sono titoli di debito che presentano alcune caratteristiche in comune con azioni e obbligazioni, ma differiscono sensibilmente da esse.
Come azioni e obbligazioni gli strumenti finanziari partecipativi vengono emessi da società che necessitino di reperire liquidità per far fronte a spese o per sostenere investimenti.
Il soggetto emittente non è costretto a seguire la procedura che viene al contrario imposta per l’emissione di obbligazioni.
Chi acquisisce strumenti finanziari partecipativi non acquisisce il diritto di voto nell’assemblea generale degli azionisti della società emittente perché, semplicemente, non ne è azionista. Sono previste assemblee speciali in cui i possessori di strumenti finanziari partecipativi possono esprimersi contro decisioni dell’assemblea generale della società qualora si sentissero danneggiati da quest’ultima. Tali assemblee vengono istituite solo nel caso in cui gli strumenti finanziari partecipativi in questione conferissero al possessore diritti amministrativi.
Differentemente da azioni e obbligazioni, gli strumenti finanziari partecipativi possono avere in oggetto non soltanto il diritto a ricevere somme di denaro, ma anche il diritto a ricevere una prestazione d’opera o in generale un servizio.
Quali società possono emettere strumenti finanziari partecipativi?
Nove anni dopo l’introduzione di questi particolari strumenti finanziari, nel 2012 si è stabilito di estendere il diritto alla loro emissione anche alle start – up innovative che siano state costituite come s.r.l.
L’ampliamento del diritto di emissione di strumenti finanziari partecipativi alle start – up rientra in quel sistema di misure introdotte dal governo a sostegno delle Piccole e Medie Imprese, considerate un fondamentale propulsore della ripresa economica italiana.
Per le PMI il vantaggio di emettere titoli partecipativi e non obbligazionari e azionari consiste nella possibilità di raccogliere denaro senza cedere quote del capitale sociale perdendo il controllo della società appena fondata.