Crisi di governo sempre più vicina. Il Pd: “No a ultimatum. Rischio rabbia sociale”. Iv: “Esperienza ormai finita”.
ROMA – La crisi di governo sembra essere sempre più vicina. Il vertice di maggioranza sul Recovery Fund potrebbe portare alla rottura definitiva tra Italia Viva e il resto della maggioranza, ma non si esclude un rinvio di qualche ora (o giorno) in Consiglio dei ministri.
I partiti sembrano essere ormai pronti a tutti gli scenari e non si esclude la possibilità di ulteriori vertici subito dopo la riunione a Palazzo Chigi per capire la posizione da tenere.
La posizione del Pd
Una direzione per fare il punto politico. Il Pd si è riunito nella mattinata dell’8 gennaio per ribadire il proprio sostegno al premier Conte e il no ad una crisi al buio. Dal Nazareno, però, è arrivato anche l’invito al presidente del Consiglio di accelerare sul patto di legislatura. “Non dobbiamo sottovalutare la disperazione e la rabbia delle persone se a fronte di paure e incertezze la politica assumesse il volto dei giochi di palazzo“, ha detto Nicola Zingaretti.
Un nuovo vertice potrebbe essere convocato anche nelle prossime ore. Il Pd guarda con molta apprensione al vertice di Palazzo Chigi. In caso di fumata nera, possibile una nuova direzione per decidere la linea da mantenere. L’ipotesi è quella di sostenere il premier Conte, ma non si escludono dei cambi di posizione in caso di rottura definitiva.
Bellanova: “Esperienza al capolinea”
Posizione completamente diversa da parte di Italia Viva. Come riportato da La Repubblica, il leader Renzi sarebbe al lavoro per il discorso di sfiducia al premier Conte. “L’esperienza è ormai al capolinea – ha ribadito la ministra Bellanova a Rai 2 – il tempo per quanto mi riguarda è finito […]. Sono mesi che stiamo chiedendo un accordo programmatico perché non possiamo andare avanti con un Dpcm o un decreto alla settimana. Noi critichiamo e facciamo proposte. Ora dobbiamo vedere se queste vengono accettate“.