Le stime di crescita prevedono un futuro incerto per l’economia italiana, soggetta alla crisi. Visco: “Rallentamento economico nel 2023”.
La crisi energetica verificatasi in seguito allo scontro tra Russia e Ucraina ha creato una situazione senza precedenti in Europa. I carburanti, l’energia e i beni di prima necessità hanno subito un incredibile rialzo in tutti i paesi dell’Unione europea determinando una grave situazione di crisi che attanaglia famiglie e imprese.
In questa situazione, il governatore della Banca d’Italia, verso la fine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale, ha allertato gli italiani spiegando che il nostro Paese subirà un “forte rallentamento” dopo un anno di miglioramento.
Le stime: “Crescita nulla”
Le stime per l’anno prossimo prevedono una “crescita sostanzialmente nulla”. Poi ha aggiunto: “Non si può avere una politica di bilancio ad ampio spettro quando si ha un debito pubblico come quello che abbiamo noi”. Le stime parlano chiaro: l’Italia subirà un importante rallentamento economico nel 2023, al termine di un anno che – nonostante la crisi – è stato meglio del previsto.
Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha spiegato: “Questi mesi fino all’estate sono andati molto meglio nonostante gli effetti gravissimi dell’aumento del prezzo dell’energia. È evidente che non puoi avere una politica di bilancio ad ampio spettro quando hai un debito pubblico come quello che abbiamo noi. Quindi bisogna fare molta attenzione e questo è il punto cruciale”.
Visco continua al Fmi: Le stime “non possiamo prenderle come puntuali. La politica monetaria non può sostenere l’economia come ha fatto durante la pandemia. E deve essere molto attenta a evitare che ci siano spirali fra prezzi e prezzi, prezzi e salari. E che le aspettative di inflazione non tendano a salire perché queste si portano dietro i tassi. In questo senso la politica monetaria normalizza rapidamente in modo da poter essere più tranquilli. Però il costo per l’economia c’è, è una tassa questa e bisogna evitare che questa tassa sia in grado di generare movimenti al rialzo di tutti i prezzi”.