Dopo una serie di prestazioni incolore, mascherate comunque dal risultato finale, il Milan è scivolato nel derby. E Gattuso ha tante responsabilità.
È andata bene finché… è andata bene. Alla fine, però, i nodi sono venuti al pettine. Dopo una lunga serie di prestazioni incolore, il Milan è crollato nella serata più importante, quella che tutti i tifosi stavano aspettando. La sconfitta nel derby è stata una mazzata non tanto per il risultato in sé quanto per il senso di inferiorità mostrato dai ragazzi di Rino Gattuso.
Le avvisaglie, a dire il vero, c’erano state. I rossoneri, infatti, avevano già deluso nel primo tempo in casa con l’Empoli ed erano stati dominati a San Siro dal Sassuolo. E che dire della prova insufficiente offerta al “Bentegodi” contro il Chievo. E poi la Roma in campionato e la Lazio in Coppa Italia, due pareggi tanto sofferti quanto bugiardi, inutile girarci intorno.
Nell’ultimo mese e mezzo la fortuna aveva dato una grossa mano a Gattuso, ma ieri non c’è stato verso. Perché Luciano Spalletti è un tecnico astuto e navigato. L’allenatore interista ha stravinto il confronto con l’inesperto collega, il quale è andato in confusione già alla lettura della formazione avversaria. È bastato lo spostamento di Vecino per far saltare i piani – decisamente rivedibili – di Rino.
Serie A, Milan-Inter 2-3: nerazzurri al terzo posto
Questione (anche) di atteggiamento. Per battere una big bisogna osare di più, azzannare la partita, giocare da Milan. Ancora una volta, però, i rossoneri hanno messo in cattiva mostra una “paura” per certi versi preoccupante. L’Inter veniva da un periodo nerissimo e da una eliminazione europea bruciante, ma ha saputo reagire affrontando la sfida a testa alta.
Gattuso ha più volte respinto l’accusa di essere troppo “difensivista”, eppure la sua squadra, ancora una volta, ha dimostrato di non saper giocare a calcio e di non avere alternative concrete al solito concetto: difesa a oltranza e lanci lunghi. Poco, decisamente poco. I rossoneri lottano per tornare in Champions, ma al di là del terzo o quarto posto bisogna poi essere all’altezza di una competizione così nobile.
Le immagini di Milan-Inter 2-3: