Governo - Luigi Di Maio: "Chiedo uno sforzo al PD per scrivere il contratto"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Governo – L’appello di Luigi Di Maio al Pd

D Maio

Le dichiarazioni di Luigi Di Maio dopo il colloquio con Roberto Fico: “Speriamo di chiudere l’accordo con il PD altrimenti si ritorna al voto”.

ROMA – Si sono concluse le consultazioni del presidente della Camera, Roberto Fico. Dopo il Partito Democratico, è toccato alla delegazione del Movimento 5 Stelle salire a Montecitorio. Al termine del colloquio, il leader Luigi Di Maio ha parlato alla stampa: “Se si riescono – sottolinea – a fare le cose bene allora firmiamo il contratto altrimenti si ritorna al voto. Per questo chiedo uno sforzo al PD“.

Il numero uno dei grillini si rivolge anche ai dubbiosi: “Qui non si tratta di negare le profonde differenze che ci sono ma si tratta di cominciare a ragionare in un’ottica che non è di schieramento. Posso assicurare che noi ce la metteremo tutta e spero che si possa sottoscrivere questo contratto che poi sarà valutato dai nostri iscritti. Rispetteremo i tempi del PD“.

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In conclusione Di Maio attacca Berlusconi: “Bisogna mettere mano a questo conflitto di interesse che c’è in Italia. Penso ad esempio al fatto che Berlusconi usa le sue TV per continuare a mandare minacce velate a Salvini“.

Roberto Fico
L’abbraccio tra Roberto Fico e Luigi Di Maio (fonte foto https://twitter.com/RLP_CAMPANIA)

Governo, alle 16:30 Roberto Fico riferirà a Mattarella

Dopo l’incontro con il Movimento 5 Stelle, il presidente della Camera salirà al Quirinale per riferire a Sergio Mattarella l’esito dei due giorni delle consultazioni. L’appuntamento è fissato per le 16:30.

L’ipotesi più probabile sembra essere quella di una deroga alla prossima settimana in attesa della riunione del Partito Democratico per capire la decisione definitiva.

L’accordo ora non sembra più improbabile visto che nei democratici molti esponenti hanno aperto al confronto. Si attenderà il 3 maggio per capirne di più. In caso di una ennesima fumata nera allora la possibilità di ritornare al voto potrebbe ritornare realtà.

Molto soddisfatto Roberto Fico che dopo aver parlato con Mattarella ha dichiarato alcune dichiarazioni alla stampa: “Aspettiamo la direzione del PD ma il dialogo è stato avviato. Io penso che sia importante restare sui temi e sui programmi, che è quello che chiedono i cittadini“.

Il video con le dichiarazioni di Di Maio dopo il colloquio con Roberto Fico

Consultazioni con il Presidente della Camera

Le mie dichiarazioni a seguito del secondo incontro con il Presidente della Camera Roberto FicoVoglio dire prima di tutto di uscire dalla logica della prima e della Seconda Repubblica: tutti parlano di alleanza, qui non si tratta di una alleanza. Si pensa e si usa ancora un linguaggio completamente sbagliato. Come ho detto inizia la Terza Repubblica in cui al centro si mette il cittadino. Qui le forze politiche fanno un passo indietro e sono i cittadini a fare un passo avanti. Con il contratto di governo sul modello tedesco ci sarà prima di tutto il cittadino e i suoi bisogni: con un elenco delle cose da fare.Qui conta solo se ai 10 milioni di poveri sotto la soglia di povertà riusciremo a dare 780 euro al mese per superare quella soglia, il Reddito di Cittadinanza. O a due pensionati 1170 al mese con la pensione di cittadinanza. A questi italiani interessa avere il Reddito di Cittadinanza o preferiscono che 2 forze politiche continuino a litigare per l’eternità? Questo se sarà, non sarà un Governo in continuità con il passato. Se lo firmeremo sarà un contratto di Governo al rialzo e non un compromesso al ribasso. In cui il garante dei cittadini sarà il Movimento 5 Stelle. Il Movimento 5 Stelle al Governo è una novità assoluta. Se volessimo pensare all’interesse di partito faremmo come la lega restando fuori da qualsiasi responsabilità di governo. Ma siccome non abbiamo mai pensato a interessi strategici, stiamo mettendo al centro i cittadini. Io credo che sia arrivata l’ora di ridurre finalmente le tasse, di pensare a milioni di disoccupati, ai pensionati, ai 10 milioni di poveri, a tutti quei giovani precari o disoccupati, alle famiglie che hanno bisogno di un aiuto concreto.Io capisco chi dice tra in nostri mai col Pd e tra i loro mai col M5S. Ma rendiamoci conto che qui il tema non è andare con il Pd come non era andare con la Lega, qui si sta dicendo: fare il reddito di cittadinanza, ridurre le tasse, aiutare le famiglie che fanno figli, tagliare gli sprechi. Senza negare le profonde diversità che abbiamo. Certo bisogna fare uno sforzo nella direzione del cambiamento. E anche al Pd dico di non entrare nella logica per cui il Movimento 5 Stelle debba negare le battaglie storiche del passato, e chiedo lo sforzo di non difendere per partito preso l’operato di governo di questi anni. E’ chiaro che dal 4 marzo emerga una richiesta dei cittadini sul precariato, sugli effetti della Fornero, sugli insegnanti che vengono mandati a lavorare a 1000 km da casa, sulle grandi opere inutili. Su questi problemi chiedo di far prevalere il buonsenso.E sull’informazione, io credo che tutti la vogliamo libera. Quindi qualcosa va fatto sulla Rai e anche su Mediaset. Non è accettabile che la Lega come ho letto su alcuni giornali non possa scegliere liberamente, per paura che la tv di Berlusconi possa attaccarli. Un politico non può essere proprietario di Tv.Chi vuole che si vada al voto deve sapere che per il Movimento 5 Stelle è solo una occasione per crescere ancora. Quindi la scelta è tra andare al voto e cercare con la forza del nostro 32% di cambiare le cose.Abbiamo detto al Presidente Fico che siamo disponibili ad avviare il confronto sul programma nei tempi che concorderemo. Speriamo che questo confronto porti a dei risultati nell’interesse dei cittadini.

Pubblicato da Luigi Di Maio su Giovedì 26 aprile 2018

fonte foto copertina https://twitter.com/Montecitorio

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ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2018 9:58

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