Dieci cose da fare in Piemonte in inverno
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dieci cose da fare in Piemonte in inverno

Monforte sotto la neve

Dalle visite ai vari musei di Torino alle degustazioni culinarie delle Langhe, passando per i santuari alpini, le dieci cose da fare in Piemonte in inverno

Esplorare il Piemonte è un vero piacere in ogni periodo dell’anno. Tra musei unici al mondo e straordinari luoghi di cultura, la regione dell’ex capitale d’Italia ha sempre tantissimo da offrire. In questa guida proviamo a consigliarvi dieci cose da fare in Piemonte in inverno, partendo ovviamente da alcuni dei tanti meravigliosi musei di Torino.

Dieci cose da fare in Piemonte in inverno

Innamorarsi dell’antichità presso il Museo egizio di Torino. Vanto straordinario per la città di Torino e per l’Italia intera, il Museo egizio è il più antico al mondo tra quelli dedicati interamente alla cività nilotica. Per il valore dei reperti è secondo solo a quello del Cairo. Se transitate per il capoluogo piemontese, dedicarvi qualche ora sarà un obbligo.

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Teletrasportarsi nel lontano oriente visitando il MAO. Se l’Antico Egitto proprio non vi affascina, Torino vi propone una validissima alternativa: l’Oriente. Dal 2008 è infatti aperto in città il Museo d’Arte Orientale, ubicato nello storico Palazzo Mazzonis, in pieno centro. Al suo interno sarà possibile ammirare una delle raccolte asiatiche più ricche e interessanti della penisola, tra sculture, pitture e memorabilia provenienti dall’India come dalla Cina, dal Giappone e dalla Persia.

Lasciarsi vincere dal fascino dei motori nel Museo nazionale dell’Automobile. Altro sito museale imperdibile della città di Torino il MAUTO, intitolato a Giovanni Agnelli, è considerato fra i più importanti e antichi musei del settore dell’intero pianeta. Al suo interno sarà possibile vedere dal vivo mezzi di locomozione e automobili di svariate epoche, dalla riproduzione del carro di Cugnot del 1769 all’Alfa Romeo 2ueottanta del 2010.

Godersi l’opera nell’elegante Teatro Regio di Torino. Tra i più importanti e grandi teatri lirici d’Italia, fu costruito nel 1740 e ricostruito nel 1973, dopo che un incendio nel ’36 lo aveva letteralmente ridotto in cenere. Dell’edificio originale rimane la facciata.

Visitare il Santuario di Vicoforte. Edificio religioso principale del comune in provincia di Cuneo, si presenta come un’affascinante chiesa monumentale, tra le più importanti dell’intera regione. La sua cupola con sezione orizzontale ellittica risulta essere la più grande al mondo tra quelle con tale forma. Spettacolare sia all’esterno che all’interno.

Scoprire i segreti del Castello della Manta. Roccaforte medievale costruita sulle colline di Manta, nel cuneese, fa parte del circuito dei “Castelli aperti” del Basso Piemonte. Al suo interno sono conservati importanti cicli pittorici tardogotici, senza eguali nel resto della penisola.

Visitare Palazzo Mazzetti ad Asti. Elegante palazzo barocco affacciato sulla Contrada Maestra, ospita oggi la pinacoteca civica della città. Tra le collezioni qui conservate segnaliamo quella delle opere in legno e avorio di Giuseppe Maria Bonzanigo e quella dei dipinti del pittore astigiano di fine XIX secolo Michele Pittatore.

Sciare sulla Vialattea a Sauze d’Oulx. Tra i tanti complessi sciistici della regione, quello della Vialattea è uno dei più apprezzati, grazie alle sue piste infinite e ben curate.

Visitare la Cittadellarte a Biella. Oragnizzazione no profit istituita nel 1998 da Michelangelo Pistoletto, principale esponente dell’arte povera, è situata nell’ex manifattura laniera Trombetta. Nella sostanza si tratta di un grande laboratorio creativo il cui obiettivo è connettere l’arte contemporanea con gli ambiti che formano la società. Suddivisa in settori operativi collegati fra loro, la Fondazione è pensata come un progetto in divenire per congiungere e avvicinare culture differenti attraverso la comunicazione. Un luogo straordinario che ridà lustro a un sito di archeologia industriale che, fino alla nascita di questo progetto, era in completo stato di abbandono.

Farsi due chiacchiere gustando la bagna cauda. Specialità gastronomica della cucina piemontese, la bagna cauda è nient’altro che una salsa a base di aglio, olio e acciughe dissalate, servita in un recipiente chiamato diàn, rigorosamente in terracotta. La consumazione, in occasioni generalmente conviviali, avviene intingendovi diversi tipi di verdure di stagione. Da gustare accompagnata a un vino rosso corposo della zona, come il Barbera o il Nebbiolo.

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ultimo aggiornamento: 5 Maggio 2017 12:38

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