L’ex portiere juventino Stefano Tacconi è stato colpito da un aneurisma. Le sue condizioni sono molto gravi.
Continua a lottare tra la vita e la morte, Stefano Tacconi. L’ex portiere juventino e della nazionale italiana è in gravi condizioni. Eppure, la stazionarietà delle ultime ore è decisamente un segnale di speranza. Tacconi è ricoverato in ospedale dal pomeriggio di sabato 23 aprile. È stato colpito da un’emorragia cerebrale causata dalla rottura di un aneurisma.
Le testimonianze
“Aveva partecipato a un evento benefico e si stava muovendo verso altri appuntamenti – ha testimoniato nella giornata di ieri l’inviata di Pomeriggio Cinque, Cristina Battista – quando è stato colpito da un fortissimo mal di testa che lo ha costretto alla corsa in ospedale di Asti, fino al trasferimento al reparto di neurochirurgia di Alessandria”.
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La giornalista aggiunge inoltre qualche dettaglio: “Il dottor Barbanera mi ha appena spiegato che i controlli strumentali che sono stati fatti sono soddisfacenti, anche se è presto per svegliarlo, dato che è sedato farmacologicamente. Il percorso si presenta attualmente in salita, ma il fatto che la situazione sia stazionaria vuol dire che partiamo bene”. E ancora: “Martedì sarà una giornata molto importante perché saranno passate diverse ore dagli interventi e si attendono degli aggiornamenti”. Il mondo del calcio ha inondato il web di messaggi di stima e affetto per l’ex Juve. Si segnalano cori dei tifosi bianconeri per Stefano Tacconi ieri sera durante Sassuolo-Juventus: “Stefano uno di noi”.
Anche il figlio Andrea, a Rai Sport, ha parlato delle sue condizioni: “In questo momento è stabile ma in coma farmacologico. Ha fatto una TAC nel pomeriggio (di ieri, n.d.r.) e non ci sono particolari problemi. L’emorragia di sabato è stata fermata e adesso dobbiamo attendere la ripresa. Ci sono i primi segnali che sono incoraggianti, muove un po’ gli occhi e gli arti, ma serve tempo. Il malore è arrivato dal nulla: è iniziato un mal di testa poi è sceso di macchina ed è caduto a terra”.