Il 6 novembre 1984 Ronald Reagan vince ancora la corsa alla Casa Bianca. E’ la vittoria più larga di sempre: allo sfidante Mondale appena 13 Grandi elettori.
Nel 1984 Ronald Reagan ottiene il secondo mandato presidenziale, con la vittoria più larga di sempre.
Il primo mandato di Reagan
Quattro anni prima l’ex Governatore della California aveva surclassato il democratico Jimmy Carter, presidente uscente.
La sua politica economica basata sull’offerta (supply-side economics o anche Reaganomics) fu caratterizzata dal taglio del 25% dell’imposta sul reddito, dalla riduzione dei tassi d’interesse, dall’aumento delle spese militari e anche del deficit e del debito pubblico. Dopo una recessione nel biennio tra il 1981 e il 1982, l’economia statunitense iniziò una rapida ripresa nel 1983, aumentando la popolarità dell’ex attore.
Lo sfidante, Walter Mondale
L’Asinello candidò Walter Mondale, già senatore per lo stato del Minnesota, dal 1976 al 1980 aveva ricoperto il ruolo di vicepresidente durante il mandato di Carter. Per la prima volta nella storia una donna, l’italoamericana Geraldine Ferraro, fu candidata al ruolo di vicepresidente.
Le elezioni del 6 novembre 1984
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America del 1984 si svolsero il 6 novembre. La sfida oppose dunque il presidente repubblicano uscente Ronald Wilson Reagan e il candidato democratico Walter Frederick Mondale.
L’esito delle urne fu sensazionale per il GOP: a tutt’oggi rimane la vittoria più larga di sempre. A livello nazionale Reagan distanziò il rivale di quasi venti punti percentuali. In termini di Grandi elettori, il politico californiano conquistò 525 voti! A Mondale andarono appena 13 voti presidenziali: il Distretto di Washington e il Minnesota, dove lo scartò fu di soli due punti percentuali.