Emergenza rifiuti a Roma. La Capitale non riesce a smaltire le tonnellate di spazzatura prodotte in città. E il Governo aspetta.
ROMA – L’estate arriva e Roma si ritrova ancora una volta ricoperta dai rifiuti. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, sono circa 650 le tonnellate che la Capitale non è riuscita a smaltire nell’ultimo periodo. E il problema rischia di aumentare nelle prossime settimane.
A fine luglio, infatti, è scadenza il contratto con la Regione Abruzzo dove il Comune invia i propri rifiuti per smaltirli. “Serve un’ordinanza della Regione – si legge in una lettera inviata al ministro – che imponga l’aumento della trasferenza“. Dichiarazioni non confermate da Roma: “Prima deve essere decretata l’emergenza“.
Emergenza rifiuti a Roma, l’Ama spera di risolvere la situazione entro fine anno
L’accordo con l’impianto abruzzese è in scadenza e la Regione si è messa subito al lavoro per trovare dei nuovi accordi. E la fumata bianca è arrivata con Frosinone, Viterbo e Latina. Nei prossimi giorni toccherà ad Ama concordare la quantità da conferire.
L’azienda dei rifiuti capitolina spera in “una soluzione definitiva del problema entro la fine dell’anno” anche se non sarà semplice viste le diverse tonnellate di spazzatura che devo essere smaltite in solo sei mesi.
Emergenza rifiuti a Roma, Sala in difesa della Raggi: “La colpa non è solo sua”
Nel mirino della critica e dell’opposizione la sindaca Virginia Raggi per la situazione di Roma. A sorpresa in difesa dell’esponente M5s scende in campo il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala.
“A volte a Roma – precisa – il legale tra politica e manager delle partecipate scricchiola un po’ non dai tempi attuali ma anche prima. Per questo non possiamo prendercela con il sindaco. Serve un ribaltamento delle logiche sociali ma solitamente ci vogliono dai dieci ai dodici anni per raggiungere questi obiettivi“.
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