Un Milan-Inter ricco di insidie: l’esonero di Gattuso è difficile ma non impossibile. Pronta a mettersi in moto la macchina del toto-allenatore, tre i nomi in primo piano.
Occhi puntati allo Stadio San Siro di Milano dove domani sera (27/12) la TIM Cup regalerà un Milan-Inter ad alta tensione con i rossoneri in piena crisi e i nerazzurri reduci da un brusco stop in campionato, la caduta dalla vetta della classifica della Serie A TIM e le prime polemiche. Non c’è dubbio però che a rischiare maggiormente sia proprio il Milan di Gennaro Gattuso, al punto che in molti hanno indicato il derby come l’ultima spiaggia per Rino.
L’esonero di Gattuso sarebbe paradossale ma non impossibile
Parliamoci chiaramente: l’esonero d Gennaro Gattuso coprirebbe il Milan di ridicolo. Con queste tempistiche almeno. L’avvicendamento in panchina ha dimostrato che Montella non era l’unico male di una squadra senza ossatura e con una società che di strada nel mondo del calcio deve ancora farne. Un conto è avere esperienza, un altro è saper aprire e portare avanti un ciclo vincente.
La cosa non è da tutti e la storia recente ha dimostrato che non basta investire cifre folli sul mercato per portare a casa i trofei. Negli ultimi risultati negativi dei rossoneri c’è anche lo zampino di Gattuso, è inevitabile, è lui l’allenatore, è lui che manda in campo la squadra ed è lui che decide le sostituzioni. Di errori ne sono stati commessi e i risultati non lo hanno premiato, ma da qui ad addossargli tutte le responsabilità dell’andamento della squadra ce ne passa e non sarebbe giusto. Detto ciò il mondo del Calcio è tutt’altro che giusto e meritocratico e a pagare è sempre l’allenatore, quindi un ribaltone, per quanto clamoroso, è tutt’altro che impossibile.
Se Gattuso perde il derby si mette in moto la macchina del toto-allenatore
Inevitabile il mare di proteste e il toto-allenatore qualora il Milan dovesse perdere (magari anche in malo modo) contro l’Inter di Luciano Spalletti, uno che uno sgarbo ai rossoneri lo farebbe volentieri insomma. Il primo nome che circola già da domenica per il dopo Gattuso è quello di Vincenzo Montella: esonerato dopo un inizio di stagione deludente, l’Aeroplanino è ancora sotto contratto e rappresenta un cambiamento a costo zero. Rispetto a Rino ha più esperienza ma la pizza non accoglierebbe forse la notizia nel migliore dei modi.
Pescando tra la lista degli svincolati ci sarebbe Walter Mazzarri; alla guida del Napoli l’allenatore ha vissuto forse il punto più alto della sua carriera, poi l’esperienza all’Inter e quella in Premier lo hanno di fatto gettato nel dimenticatoio. Il tecnico piace a Fassone e Mirabelli, non ha un ingaggio elevato ma difficilmente accetterebbe un contratto fino al termine della stagione.
Nelle ultime settimane ha preso piede anche la candidatura di Francesco Guidolin, uno che le sue squadre le ha sempre fatte giocare bene. Anche lui ha un ingaggio non proibitivo e l’umiltà giusta per riportare la squadra con i piedi per terra.