Fondi Lega, i commercialisti, la cena e le elezioni del 2018
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Direttore: Alessandro Plateroti

Fondi Lega, i commercialisti arrestati, la cena e la campagna elettorale 2018

Soldi euro

Fondi Lega, proseguono le indagini sui commercialisti arrestati per il caso della Lombardia film commission.

Proseguono le indagini sui fondi della Lega e sui tre commercialisti indagati dalla Procura di Milano per la compravendita di un immobile di Cormano. La prima domanda alla quale dovranno dare una risposta gli inquirenti è, presumibilmente, la seguente: i commercialisti dovevano portare denaro alla Lega o sfruttavano il nome della Lega per fare denaro?

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La differenza è sostanziale. Nel primo caso si presuppone il coinvolgimento di una o più persone all’interno del Carroccio. Nel secondo caso il partito di Salvini sarebbe quasi parte lesa.

Guardia di Finanza
Guardia di Finanza

Fondi Lega, le indagini sui commercialisti arrestati per il caso Lfc

Stando a quanto emerso a mezzo stampa, le strade dei commercialisti indagati (al momento ai domiciliari) e delle Lega si sarebbero incrociate in diverse occasioni. Un dato che non dimostra nulla. Parliamo di persone vicine al Carroccio, quindi i contatti sono nella norma, legittimi, non ambigui e sicuramente non sconvenienti.

Bisogna però chiarire la natura dei contatti e soprattutto le finalità. Secondo uno degli indagati la decisione di procedere con l’acquisto dell’immobile di Cormano sarebbe stata presa proprio in via Bellerio. Siamo di fronte a dichiarazioni da verificare, ma le parole di Andrea Manzoni non possono non essere prese in considerazione.

La cena con Salvini

Lo stesso Manzoni, nel mese di maggio, prende parte ad una cena alla quale partecipano i big della Lega. Stando a quanto riportato da Open, i nomi sono quelli di Calderoli, Borghesi, Alberto Di Rubba, indagato per il caso LFC, e Matteo Salvini.

Gli inquirenti sono parzialmente in grado di ricostruire il contesto grazie ai trojan inseriti nei cellulari dei commercialisti, che in questo modo venivano intercettati.

Gli inquirenti hanno voluto precisare, attraverso una nota della Procura di Milano, che “in relazione ad alcuni articoli apparsi sui quotidiani odierni, riguardanti un incontro cui avrebbero preso parte anche parlamentari, la procura della Repubblica di Milano precisa che, nel corso di quell’incontro, non era attivo alcun captatore informatico“.

Anche Calderoli ha commentato la notizia facendo sapere di non aver preso parte ad alcuna cena.

“La cena per quel che mi riguarda non c’è mai stata. Io a maggio non sono mai uscito a cena con nessuno. Uscire a cena non è niente di preoccupante, ma non c’è stata alcuna cena”, ha dichiarato il senatore contattato da LaPresse. “Adesso è uscita una nota della procura di Milano in cui si smentisce l’utilizzo di trojan o altro rispetto a questa cena. E’ la bufala più clamorosa che possa esistere“.

Matteo Salvini
Matteo Salvini

La filiale di Seriate

Nel corso delle indagini sta assumendo un ruolo centrale la filiale Ubi di Seriate, Bergamo. Si tratterebbe di un sottile filo rosso che in qualche modo collega gli indagati del caso Lombardia film commission e la Lega. Sempre stando a quanto riferito da Open, dalla filiale in questione sono partiti gli 800.000 euro per l’acquisto dell’immobile di Cormano al centro di una plusvalenza non giustificata dall’andamento del mercato.

Repubblica aggiunge che sempre dalla filiale sarebbero passati due milioni di euro a Di Rubba e Manzoni. Insomma, ci sarebbero una serie di operazioni degne di essere analizzate che passerebbero per la filiale Ubi di Seriate.

Le elezioni del 2018

Un altro nodo da sciogliere è quello legato alle elezioni del 2018, evidenziato sulle colonne del Corriere della Sera. Una delle ipotesi è ce i fondi servissero a finanziare la campagna elettorale. Ipotesi che al momento non troverebbe nessun appiglio concreto, nessuna prova.

L’unico riferimento alla campagna elettorale della Lega arriva da Sostegni, in quale in occasione dell’interrogatorio dello scorso 16 luglio ha fatto sapere che Scillieri gli avrebbe confidato che la compravendita dell’immobile di Cormano sarebbe servita a finanziare la campagna elettorale. Una ricostruzione che, come detto, non trova riscontri nelle prove, che gli inquirenti non avrebbero trovato.

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ultimo aggiornamento: 12 Settembre 2020 16:44

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