Giorgia Meloni respinge le voci su un possibile rimpasto e conferma Piantedosi al Viminale: Salvini resta fuori.
Nonostante le speculazioni sempre più insistenti di un possibile ritorno di Matteo Salvini al Viminale, Giorgia Meloni ha messo fine alle indiscrezioni con dichiarazioni chiare durante la conferenza stampa di fine anno.
“Matteo Salvini sarebbe un ottimo ministro degli Interni“, ha detto la premier, riconoscendo le capacità del suo alleato. Tuttavia, ha subito precisato: “Non credo che al momento questo sia all’ordine del giorno“.
Giorgia Meloni chiude la porta a Salvini: le turbolenze all’esecutivo
La questione ha radici profonde. Come riportato da Fanpage, Matteo Salvini avrebbe potuto ricoprire il ruolo già all’inizio della legislatura, ma il processo Open Arms ha rappresentato un ostacolo decisivo.
Ora che il leader della Lega è stato assolto in primo grado, si è tornato a parlare di un suo possibile ingresso al Viminale. Ma Giorgia Meloni ha chiuso la porta: “Anche Piantedosi è un ottimo ministro“. Un messaggio chiaro, che mira a spegnere sul nascere ogni ulteriore ipotesi di rimpasto.
Nonostante ciò, il governo – negli ultimi mesi – ha affrontato diverse turbolenze interne. Le dimissioni di ministri e sottosegretari hanno alimentato le voci di possibili riorganizzazioni.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è dimesso dopo il caso Boccia, mentre Raffaele Fitto ha lasciato gli Affari europei per diventare commissario europeo a Bruxelles. Inoltre, tre sottosegretari hanno abbandonato il loro incarico: Montaruli, Sgarbi e Bignami.
Un altro nodo riguarda la ministra del Turismo Daniela Santanchè, attualmente indagata in diverse inchieste. Quando le è stato chiesto se, in caso di rinvio a giudizio, la premier le chiederà di dimettersi, Meloni ha preferito non sbilanciarsi: “Vediamo cosa deciderà la magistratura, poi ne parlerò con lei“.
Il nodo delle elezioni regionali
Oltre alla tenuta del governo, un’altra questione delicata riguarda le imminenti elezioni regionali, che rischiano di creare nuove fratture nel centrodestra. Il Veneto è al centro del dibattito, con Luca Zaia, governatore leghista, che ha completato il suo secondo mandato.
La Lega vorrebbe candidarlo nuovamente per un terzo mandato, ma Fratelli d’Italia potrebbe proporre un proprio candidato. La premier ha sottolineato che il dialogo con gli alleati è già in corso: “Abbiamo già iniziato a parlarne con Matteo Salvini, Antonio Tajani e gli altri. Non credo che su questo il dibattito tramite la stampa aiuti“.
L’obiettivo dichiarato è quello di mantenere l’unità del centrodestra e presentare una proposta forte agli elettori. “Non ho mai amato, e non lo faccio adesso, il fatto che ci si parli tramite la stampa. Ne parleremo prima noi, poi lo comunicheremo alla stampa quando abbiamo deciso“, ha concluso la premir.