Col governo Meloni si parla di una proroga del Decreto aiuti di Mario Draghi. Cosa prevedono le nuove misure?
Cambiano governi e maggioranze da settembre 2022, ma si parla del quarto decreto Aiuti che prenderà il via con la Meloni. Un sostegno immediato per i cittadini italiani che arriverà dai fondi strutturali europei 2014-2020 non ancora spesi. Le misure più probabili tra bollette, benzina e bonus, ma attenzione: si parla anche di moratorie su quelle bollette non pagate entro i sei mesi.
I sussidi introdotti dal governo Draghi per fronteggiare la crisi saranno prolungati fino alla fine del 2022. Il nuovo governo prende forma con la scelta di presidenti e ministri, ma quello che non cambia è la volontà di cercare un modo per risanare il quadro economico dell’Italia.
In vista il quarto Decreto aiuti, una misura per benzina, bollette e bonus. Sarebbe una nuova una tantum da 150 euro, riservata solo ad alcune categorie di lavoratori ancora da definire. A seguito dei costi elevati della benzina che è tornata a salire, si propone la proroga (fino a fine dicembre o direttamente fine gennaio) dello sconto di 30 centesimi sulle accise.
Il governo Meloni garantisce aiuti ai cittadini grazie ai circa 10 miliardi lasciati dall’esecutivo Draghi che ha certificato nella Nadef un deficit inferiore al previsto di 0,5 punti. Quindi verranno estesi i sussidi previsti nel decreto Aiuti ter, il quale verrà convertito in legge entro il 23 novembre, sotto le pressioni per la stesura e l’approvazione della prossima legge di Bilancio.
Ma quanti miliardi servono?
Secondo alcune stime, il rinnovo per tre mesi dei crediti d’imposta ampliati dal decreto Aiuti ter costerebbe 14,1 miliardi. Una proroga anche sullo sconto da 30,5 centesimi al litro su accise e Iva di benzina e diesel ha bisogno di 3,3 miliardi.
Circa 5 miliardi sarebbero necessari a estendere l’Iva al 5% sul gas e l’abbattimento degli oneri di sistema sulle bollette. 4 miliardi servono per confermare nel 2023 il taglio al cuneo fiscale. Il nuovo ministro dell’Economia in poche settimane dovrà concordare con l’Ue un nuovo obiettivo di disavanzo.
Moratoria su bollette
E’ prevista inoltre una moratoria per le bollette non pagate di almeno sei mesi, per non rischiare di vedersi staccata la luce o il gas. C’è la possibilità anche di un ulteriore aumento della soglia Isee per i bonus gas e luce. Ma per ora scadono alla fine dell’anno il taglio degli oneri di sistema e il taglio al 5% dell’Iva sul gas, che hanno reso meno pesante il caro energia sulle bollette degli italiani.
Il caro-bollette sta rischiando di lasciare tanti appartamenti senza luce e gas. Si paga in ritardo, possono esere i fornitori stessi a staccare l’utenza a chi non paga, ma il cliente viene comunque tutelato. A partire dal 2013, infatti, l’Autorità (ARERA) ha stabilito che il distacco della corrente elettrica deve essere anticipata obbligatoriamente da un preavviso. In caso di pagamenti ritardati, sul mercato tutelato il fornitore può chiedere un interesse di mora (al tasso Bce, 1,25% oggi) maggiorato del 3,5%.