Beppe Grillo difende il figlio dalle accuse di stupro: il video alla Camera
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Beppe Grillo difende il figlio: “Non è uno stupratore, arrestate anche me”. Scoppia la polemica, il caso arriva alla Camera.

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Beppe Grillo difende il figlio: “Non è uno stupratore. Arrestate me perché ci vado io in galera”. La politica contro il garante M5S, il suo caso arriva alla Camera.

ROMA – Beppe Grillo difende il figlio Ciro. A pochi giorni dalla decisione della Procura su un possibile rinvio a giudizio, il comico decide di scendere in campo in questa vicenda con un duro video pubblicato sui social. “Perché non li avete arrestati subito? – le parole del fondatore del M5s, riportato da La Repubblicace li avrei portati io in galera, a calci nel culo. Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c’è stato alcuno stupro. Una persona che viene stuprata la mattina, al pomeriggio va in kitesurf e dopo otto giorni fa la denuncia. Vi è sembrato strano. Bene è strano, se non ci va lui in galera, arrestate me perché ci vado io in carcere […]“.

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Rapporto consenziente

In questo video Grillo sostiene la tesi del figlio che si è trattato di un rapporto consenziente. “C’è un video – sottolinea il comico ligure – passaggio per passaggio, e si vede che c’è consensualità. Un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano con il pisello così perché sono quattro c*******, non quattro stupratori“.

Sostegno da parte di Alessandro Di Battista: “Spero che si possa chiarire tutto alla svelta. Immagino che siano stati due anni difficilissimi. Coraggio Beppe […]“.

La moglie di Grillo: “Un video testimonia l’innocenza dei ragazzi”

C’è un video che testimonia l’innocenza dei ragazzi , dove si vede che lei è consenziente, la data della denuncia è solo un particolare“, scrive la moglie di Beppe Grillo come riportato da Open. La moglie del Garante del Movimento 5 Stelle ha scritto queste parole in un commento lasciato sotto al post con il quale Maria Elena Boschi ha attacco Grillo per il video.

Le polemiche per il video di Grillo: il caso arriva alla Camera

Il video di Beppe Grillo è stato accolto dalle polemiche del mondo della politica. Sono arrivate critiche da esponenti di Italia, Partito democratico ma anche di qualche esponente pentastellato. I genitori della ragazza che ha denunciato l’aggressione hanno parlato di un comportamento ripugnante da parte della guida del Movimento 5 Stelle.

Nella giornata del 20 aprile il caso del video di Beppe Grillo ha fatto irruzione alla Camera. In apertura di seduta il Centrodestra chiede chiarimenti e trova la sponda anche di esponenti di LeU.

La posizione della Procura

La versione di Grillo non coincide con quella della Procura. Come riferito da La Repubblica, gli inquirenti continuano a parlare di un “rapporto consenziente” e per questo l’accusa è stata di violenza sessuale di gruppo. “Mentre la ragazza dormiva – si legge in uno dei verbali agli atti – è stata costretta ad avere rapporti sessuali in camera da letto e nel box doccia del bagno, con uno dei ragazzi. Gli altri tre indagati hanno assistito alla scena senza partecipare”.

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ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2021 14:03

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