Emergenza coronavirus, il 2021 non sarà l’anno della ripresa (nonostante le speranze legate al secondo trimestre).
Arrivati ormai alla fine del mese di dicembre, ci sono due certezze condivise: la prima è che non vediamo l’ora di lasciarci alle spalle questo 2020 e la seconda è che il 2021 non sarà l’anno della ripresa. Sarà un anno difficile dal punto di vista economico ed occupazionale. Le stime parlano chiaro, le previsioni ancora di più. Serviranno anni per lasciarsi alle spalle le conseguenze del Covid e ne serviranno ancora di più per tornare ai livelli pre-crisi.
Il 2021 non sarà l’anno della ripresa
Nel 2020 l’emergenza Covid ha messo in ginocchio l’economia mondiale e la certezza è che nel 2021 continueranno a farsi sentire gli effetti a lungo termine della pandemia. La macchina economica faticherà a rimettersi in moto e questa visione è condivisa sostanzialmente da tutti gli analisti.
In poche parole, la consapevolezza è che il primo trimestre del nuovo anno sarà particolarmente complicato. La buona notizia è che guardando al secondo trimestre del nuovo anno qualcuno avanza delle ipotesi all’insegna dell’ottimismo. Non si esclude una ripresa con un forte rimbalzo. Certo, molto dipenderà anche dagli sviluppi dell’emergenza sanitaria. L’inizio della distribuzione del vaccino non coincide con la fine dell’emergenza, che durerà presumibilmente fino alla primavera, nella speranza che la campagna di vaccinazione di massa effettivamente rispetti il calendario prefissato.
Bloomberg ipotizza che nel primo trimestre del 2021 il Pil europeo crescerà del’1%, mentre nel secondo la crescita arriverà all’1,6%. In Italia si stima un +1% nei primi tre mesi e un +1,5% nel secondo trimestre. Guardando agli Usa si ritiene che il primo trimestre sarà ancora difficilissimo, mentre nel secondo trimestre è previsto un considerevole rimbalzo.
L’emergenza coronavirus
Ovviamente le previsioni non tengono conto dell’andamento dell’emergenza coronavirus, o meglio tengono conto della migliore delle ipotesi, ossia quella secondo cui con l’arrivo dei vaccini l’emergenza rientrerà in maniera lenta ma progressiva. Ma il percorso è pieno di ostacoli e incognite. Se effettivamente dovesse concretizzarsi il rischio di una terza ondata e se i Paesi europei dovessero reagire con un lockdown duro tra gennaio e febbraio del 2021, la ripresa economica potrebbe essere ancora più lenta del previsto.
In sintesi, il 2021 non sarà l’anno della ripresa economica ma sarà senza dubbio l’anno che fungerà da trampolino di lancio per il 2022, quando la situazione dovrebbe andare verso una stabilizzazione sia dal punto di vista sanitario che economico.