Morte Mario Cerciello Rega, anche Varriale era senza pistola. Le indagini
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Direttore: Alessandro Plateroti

Due carabinieri senza armi, il giallo del tesserino e il luogo dell’appuntamento: la morte di Cerciello Rega si tinge di giallo

Proseguono le indagini sulla morte di Mario Cerciello Rega, anche il collega Andrea Varriale non aveva la pistola quando hanno incontrato i ragazzi americani per lo scambio.

Proseguono le indagini sulla morte di Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma dopo una colluttazione con due ragazzi americani. Una storia di droga nel cuore della Capitale che si tinge (ulteriormente) di giallo. Anche il collega di Rega, Andrea Varriale, infatti non aveva la pistola con sé al momento dell’incontro con gli americani per recuperare il borsello del Brigiatelli, il pusher con un ruolo ancora tutto da chiarire in questa storia più complessa del previsto.

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Le indagini sulla morte di Cerciello Rega, anche Varriale non aveva la pistola

Nella notte tra il 25 e il 26 luglio, quella in cui perse la vita Mario Cerciello Rega, anche Andrea Varriale era senza la sua pistola di ordinanza. Il fatto che la vittima non avesse con sé l’arma di ordinanza è stato confermato dai carabinieri, ora sul collega del militare ucciso pendono tanti dubbi ancora senza una risposta. Che potrebbero clamorosamente cambiare le carte in tavola.

Varriale avrebbe ammesso di aver lasciato la sua pistola nell’armadietto. Il motivo? Vestiti in borghese e con abiti estivi, i due non avrebbero potuto nascondere le armi. Oltre che difficile da credere, la versione del Varriale testimonierebbe una violazione del regolamento.

Mario Cerciello Rega
fonte foto https://twitter.com/carlosibilia

Mario Cerciello Rega non aveva il tesserino identificativo?

Purtroppo non è tutto. I legali dei ragazzi americani starebbero lavorando per provare che Rega fosse sprovvisto del tesserino identificativo. Se fosse vero Varriale avrebbe dichiarato il falso in occasione della sua deposizione e resterebbe da chiarire il motivo per cui la stazione dei carabinieri avrebbe affidato l’operazione a due militari sprovvisti di tutto il necessario per svolgere le proprie funzioni. Nell’elenco degli oggetti recuperati non ci sarebbero i distintivi dei due carabinieri. Il giallo resta senza una spiegazione, almeno per il momento.

Mario Cerciello Rega
Fonte foto: https://twitter.com/_Carabinieri_

Il luogo dell’appuntamento

Le indagini sulla morte di Cerciello Rega vertono anche sul luogo dell’appuntamento. Secondo l’accusa, che fonda la sua tesi sulle telecamere di sorveglianza della zona, i due ragazzi americani si sono appostati per tendere un agguato ai carabinieri. Secondo la difesa i giovani erano spaventati e non senza ragioni. Il luogo dell’appuntamento doveva essere uno diverso da quello dove è morto Rega, e i due americani si sono spaventati dopo essere stati avvicinati da due sconosciuti che non si sono identificati. Per fare luce sulla vicenda la parola passa al Riesame.

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ultimo aggiornamento: 16 Settembre 2020 13:16

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