Scialpinista morto a Cortina dopo essere stato travolto da una valanga. Corpo trovato sotto 80 centimetri di neve.
ROMA – Scialpinista morto a Cortina dopo essere stato travolto da una valanga nella giornata di sabato 9 gennaio 2021. Come raccontato dall’AdnKronos, la vittima era partito insieme a due amici per trascorrere una giornata in montagna.
I tre avevano superato il Valon de Campestrin e il Monte Cavallo e Casale e stavano scendendo verso la Val Travenanzes. I due sono riusciti a scendere, il 50enne, invece, è stato travolto da una cumulo di neve che lo ha trascinato per 900 metri.
L’allarme e il ritrovamento del corpo
L’allarme è stato lanciato proprio dai due amici. Immediato l’inizio delle ricerche. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto sotto 80 centimetri di neve. Il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
Sono in corso tutti gli accertamenti del caso, ma le prime ricostruzioni fanno pensare ad una ennesima tragedia in montagna. Un incidente avvenuto per una valanga che ha sorpreso lo scialpinista. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Una tragedia successa qualche giorno dopo quella in val Senales dopo hanno perso la vita due persone.
Rischia di slittare l’inizio della stagione invernale
La neve continua ascendere in abbondanza sulle nostre montagne, ma è alto il rischio di una stagione invernale molto corta per l’emergenza coronavirus. Il Governo ha ipotizzato una ripartenza il 18 gennaio. A nove giorni dalla data cerchiata in rosso sul calendario, il Comitato tecnico-scientifico non ha dato l’ok alle linee guida e gli impianti sciistici rischiano di non essere pronti in caso di via libera definitivo.
Una situazione critica molto simile a quella di tutte le altre attività sportive. Gli esperti ritardano a valutare i protocolli ed è alto il rischio di una mancata ripartenza anche in caso di un abbassamento della curva.