Svolta nelle indagini sugli scontri prima di Inter-Napoli. Uno dei fermati avrebbe svelato il nome dell’ideatore del piano: un leader del tifo nerazzurro.
MILANO – Sono passati ormai quattro giorni dagli scontri fuori da San Siro e le indagini non si fermano per individuare i responsabili di questa vicenda. Nel pomeriggio di sabato 29 dicembre sono stati interrogati i tre fermati per provare a ricostruire quella sera.
Uno dei fermati ha svelato ai militari che il piano è stato ideato da uno dei leader della Curva Nord dei nerazzurri. La confessione ha costretto il suo legale a rimettere il mandato perché la persona accusata – che ora si trova in Questura per essere sentito – è uno dei suoi clienti. Nelle prossime ore ci cercherà di chiarire la posizione di questo ultrà interista nella vicenda e soprattutto la sua presenza quella sera. Intanto il magistrato ha convalidato i tre arresti dei tifosi nerazzurri.
Scontri Inter-Napoli, la ricostruzione della morte di Daniele Belardinelli
In questo interrogatorio è stato ricostruito anche l’incidente che ha provocato la morte di Daniele Belardinelli. Secondo quanto ricostruito dal fermato, la macchina che ha travolto il tifoso di Varese non faceva parte della colonna degli ultrà partenopei che hanno subito l’assalto in via Novara.
Ancora non è stato individuato il conducente della vettura che ha investito la vittima. Molto probabilmente si tratta di una persona che non era coinvolta negli scontri ma che sarebbe scappata per paura. Nelle prossime ore anche in questo caso gli inquirenti sperano di chiarire la situazione e fermare il ricercato.
Secondo una prima ipotesi fatta dai militari, Belardinelli stava fuggendo dopo gli scontri ma per la nebbia e i vari fumogeni lanciati non ha visto la macchina che lo ha centrato in pieno. I compagni lo hanno immediatamente portato in ospedale ma le condizioni erano gravi e il tifoso è deceduto nella notte.
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