Dpcm 2 marzo, le indicazioni del Cts: le possibili modifiche al decreto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Lotta al Covid, chiusure nel fine settimana e regole più rigide (anche in zona Gialla)

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Emergenza coronavirus, le indicazioni del Cts: le possibili modifiche al dpcm del 2 marzo.

I numeri dell’epidemia spingono il governo a prendere in considerazione nuove restrizioni. E per questo motivo Draghi ha voluto ascoltare il parere del Cts, che ha suggerito di procedere con la zona rossa nel fine settimana e con un rafforzamento delle misure di contenimento anche in zona gialla. Resta ora da capire se, come e quando il governo si muoverà.

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Coronavirus, la situazione epidemiologica

Per quanto riguarda la situazione epidemiologica, l’Italia si aggira intorno ai 20.000 casi giornalieri. I decessi continuano ad essere tanti e ogni giorno aumentano in maniera purtroppo significativa. Per questo motivo governo e Cts sembrano orientati a procedere con una nuova stretta sulle regole in vigore.

Le indicazioni del Cts: le possibili modifiche al Dpcm del 2 marzo

Lo scopo è chiaro: l’indice Rt medio a livello nazionale deve tornare sotto l’1, altrimenti si rischia di essere travolti dai contagi. Per raggiungere l’obiettivo il Comitato Tecnico Scientifico suggerisce di rafforzare le misure di contenimento in ogni zona (quindi anche in zona Gialla) e di riprendere in considerazione il modello di Natale per i festivi e i prefestivi, quindi con la zona rossa nel corso del fine settimana. O almeno con chiusure significative. In zona Gialla ad esempio oltre ai centri commerciali, chiuderebbero per tutto il giorno anche i bar e i ristoranti, ma questa è una delle ipotesi che circolano. Non si esclude il passaggio automatico in zona Rossa per le zone con più di 250 casi ogni 100.000 abitanti sui sette giorni.

Tra le richieste del Comitato Tecnico Scientifico ci sarebbe anche quella di intervenire sulla campagna vaccinale procedendo con la vaccinazione di più persone possibile nel minor tempo possibile. Inoltre si deve intervenire sull’attività di sequenziamento per intercettare le varianti del Covid.

Limitare gli spostamenti ed evitare gli assembramenti è assolutamente fondamentale. Se non si dovesse intervenire in tempo si potrebbe lasciare troppo spazio alla diffusione delle varianti, che come sappiamo sono caratterizzate da una maggiore velocità di trasmissione.

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L’ultima parola spetta al governo

Ricordiamo come sempre che il Cts propone ma non ha potere decisionale, di competenza del decisore politico, quindi del governo. La Cabina di Regia dovrà valutare le proposte del Comitato Tecnico Scientifico e dovrà decidere come muoversi.

L’idea che circola sarebbe quella di modificare il Dpcm prima del prossimo fine settimana così da poter intervenire subito con una stretta significativa nelle zone a rischio.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2021 8:22

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