Nuova bufera sulla RAI. Polemiche per gli insulti a Falcone e le minacce a Borrelli. Viale Mazzini apre un’indagine interna. Indaga anche la Procura di Catania.
ROMA – La RAI sempre più nella bufera. Al centro della polemica questa volta il programma in onda sul secondo canale, Realiti, condotto da Enrico Lucci. Nella puntata del 5 giugno scorso non sono passate inosservate le minacce del neomelodico Nico Pandetta al consigliere Borrelli L’artista ha poi insultato la memoria di Falcone e Borsellino, il tutto in video mandato in onda in diretta nel corso della trasmissione.
Sul caso indaga, al momento senza indagati, anche la Procura di Catania che visionerà i video della trasmissione in questione.

Insulti a Falcone e Borsellino su Realiti, programma in onda sul secondo canale
Due episodi che hanno costretto viale Mazzini ad aprire un’indagine interna: “Direttore di Rete, conduttore e autori – si legge in una nota riportata dal sito di La Repubblica – sono stati ampiamente sensibilizzati sulla necessità di porre la massima attenzione sulla scelta degli ospiti, delle tematiche e sulla modalità di trattazione di argomenti sensibili; in coerenza con quanto ogni giorno la RAI testimonia attraverso programmi, eventi speciali e fiction dedicati alla sensibilizzazione della collettività contro la criminalità organizzata. L’Azienda ha aperto un’istruttoria per ricostruire tutti i passaggi della vicenda“.

RAI, aperta un’indagine interna sul programma Realiti
La polemica è scoppiata dopo la pubblicazione di un video da parte di un cantante neomelodico che minaccia il consigliere Borrelli: “La pistola ce l’ho d’oro“. Una risposta al duro commento del politico sui brani di Pandetta: “Il mio sistema nervoso è saltato quando ho sentito uno dei due esaltare lo zio camorrista al 416 bis, quando hanno insultato la memoria di Falcone e Borsellino“.
Una condanna che è arrivata anche dal presidente della Vigilanza RAI: “La grave offesa arrecata alla memoria di due esempi luminosi della lotta alla mafia – sottolinea Barachini in una nota – si configura come un evidente omesso controllo da parte della governance del servizio pubblico, alla quale richiedo formalmente un controllo più rigoroso dei contenuti e degli ospiti della trasmissioni“. Intanto il programma è stato spostato in seconda serata anche per ascolti inferiori rispetto al previsto.