Mauro Icardi si è regolarmente presentato questa mattina ad Appiano Gentile dove si allenerà in attesa del ritorno della squadra dalla trasferta di Vienna
E’ una calma apparente quella che si respira questa mattina in casa Inter. Il club nerazzurro nella giornata di ieri è stato al centro delle cronache sportive dopo aver tolto la fascia di capitano dal braccio di Mauro Icardi per darla a Samir Handanovic, in quanto vice capitano.
Icardi presente regolarmente all’allenamento
Ad alimentare la tensione è stato lo stesso attaccante argentino che si è rifiutato di partire con la squadra per la partita di Europa League contro il Rapid Vienna, in programma per questo pomeriggio. Un primo segno di distensione dei rapporti tra le parti è arrivato nella mattinata di oggi dallo stesso numero 9 che si è regolarmente presentato ad Appiano Gentile dove si sta allenando. Insieme a lui sono presenti anche Joao Mario, Gagliardini e Dalbert che non sono partiti per l’impegno di Europa League, in quanto non inseriti nella lista UEFA.
Al capitano nerazzurro nonostante il rifiuto di partire con la squadra, pur essendo convocato, la società sembra intenzionata a non dovrebbe infliggere una multa per non deteriorare ulteriormente i rapporti con Mauro Icardi. Rapporti tra ormai ex capitano e club nerazzurri che rischiano seriamente di essere compromessi tanto da non escludere a questo punto un addio dell’attaccante argentino al termine della stagione.
Inter: ora Icardi può dire addio a giugno
Il passaggio della fascia di capitano e la mancata partenza del giocatore per Vienna, ora rischia di incrinare i già rapporti tesi tra le parti. Rapporti tesi per via delle continue uscite pubbliche di Wanda Nara moglie-agente del giocatore, che non ha mai ritrovato consensi negli uffici di Corso Vittorio Emanuele.
Rapporti tesi dovuti anche alle trattative per il rinnovo del contratto che tarda ad arrivare. Non è da escludere a questo punto che Icardi possa lasciare l’Inter a fine stagione. Nel contratto dell’argentino è presente una clausola rescissoria da 110 milioni di euro che molti club esteri non hanno di certo problemi a pagare.
