Dalla Gregoretti alla riforma della Legge elettorale, l’intervista di Matteo Salvini ai microfoni de il Corriere della Sera.
Intervenuto ai microfoni de il Corriere della Sera, il leader della Lega Matteo Salvini ha parlato del caso Casellati, nato dal caso Gregoretti, e del possibile processo per sequestro di persona. La prima tappa fondamentale è fissata per il prossimo 20 gennaio, quando la Giunta dovrà esprimersi sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’allora Ministro degli Interni.
Matteo Salvini sul caso Gregoretti ai microfoni de Il Corriere della Sera”
“Io sono andato a trovare il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, con cui ho parlato della giustizia vera, dei sequestri alla criminalità e della lotta alla mafia. Il pensare che ci siano magistrati di una decina di tribunali in Italia che hanno tempo e denaro da perdere con me, che ho soltanto fatto il mio dovere, mi preoccupa in quanto italiano”.
Il leader della Lega ha poi commentato il voto del prossimo 20 gennaio, negando che la votazione prima delle elezioni regionali possa in qualche modo agevolarlo.
“Se Pd e Cinque Stelle voteranno come dicono, vorrà dire che andrò a processo. Trovino un tribunale grande… […]. Significa che coinvolgeremo il popolo. Il 90% per cento dei cittadini delle più varie posizioni politiche ha apprezzato il mio sforzo di proteggere i confini italiani”.
Inevitabile poi un commento sulle polemiche che hanno investito la presidente del Senato Elisabetta Casellati.
“Io credo che la cosa più squallida di questi giorni è la vergogna che provano il Pd e il M5S: vogliono mandarmi a processo ma sanno che è senza senso e dunque vorrebbero farlo dopo le elezioni in Calabria ed Emilia-Romagna. E se la prendono con la presidente…”.
Matteo Salvini ha poi confermato di aver parlato con la Casellati prima della riunione della Giunta.
“Ho parlato con la presidente prima e dopo il convegno, a cui lei è venuta a portare il suo saluto. Ma abbiamo affrontato esclusivamente il tema della lotta all’antisemitismo”.
Salvini, “Referendum sulla legge elettorale? Una Corte di Sinistra ha fatto una scelta di sinistra”
Il leader della Lega ha parlato poi della bocciatura della richiesta di referendum della legge elettorale.
“Una Corte di sinistra ha fatto una scelta di sinistra […]. Se preferisce, ha fatto una scelta di sistema, anzi per bloccare il sistema. In Parlamento c’è una maggioranza di qualche centinaio di eletti che vuole farsi una legge a suo vantaggio, mentre 60 milioni di italiani avrebbero scelto per tutti: ma la Corte ha deciso che scelgano i partiti e non gli italiani”.
Nell’ultima parte della sua intervista ai microfoni de il Corriere della Sera, Salvini ha parlato della proposta della maggioranza, che ha messo a punto la sua proposta di riforma di legge elettorale.
“Sarebbe un passo indietro di 40 anni. Partiti e partitini che fanno il bello e il cattivo tempo. E adesso loro parlano del 5% ma io già me li vedo in Parlamento a scendere al 4%, al 3%… Perché c’è Renzi, e poi c’è Leu e poi c’è mia nonna… E comunque, se il maggioritario secco gli fa così paura, c’è il Mattarellum. Una legge elettorale già pronta e al di sopra di ogni sospetto, dato che non è firmata da un aspirante dittatore ma dall’attuale presidente della Repubblica”.
