Migranti, riscontrate trentadue irregolarità a bordo della Sea Watch 3. Per le autorità italiane non è idonea al soccorso delle persone in mare.
Proseguono le indagini e gli accertamenti sulla Sea Watch 3, la nave dell’Ong approdata al porto di Catania con le quarantasette persone soccorse al largo della Libia. La Procura di Catania ha aperto un’indagine – contro ignoti – per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sta svolgendo accertamenti sull’imbarcazione, sottoposta a fermo amministrativo in seguito a diverse irregolarità.
Sea Watch 3, riscontrate 32 irregolarità a bordo
Stando alle informazioni emerse e raccolte fino a questo momento, sarebbero trentadue le irregolarità contestate all’imbarcazione dell’Ong, che non sarebbe idonea al recupero e al soccorso delle persone in mare.
Il problema principale è quello legato alla sicurezza
L’aspetto principale, come sottolineato da Toninelli, riguarda l’identità della Sea Watch 3. La nave è infatti registrata come uno yacht, una tipologia di imbarcazione che, per la legge italiana, non può caricare migranti, o almeno non nel modo e nel numero fatto fino a questo momento. Dall’Ong fanno sapere che la Sea Watch 3 è regolarmente registrata – nel registro olandese – come nave da diporto.
La Sea Watch 3 è in regola per le leggi olandesi ma non è sicura per quelle italiane
Per le autorità italiane la nave resta non idonea al soccorso delle persone, il tutto per motivi prettamente tecnici, assicurano le autorità. Se per la giurisdizione olandese la nave è sostanzialmente in regola, per quelle italiane rappresenta una nave non idonea perché non sicura per le operazioni di soccorso visto che, come sottolineato anche dai responsabili dell’Ong, il numero di persone soccorse non dipende dalle possibilità ma dalle necessità che si presentano di volta in volta in mare.
