Tre italiani scomparsi in Messico, indaga anche la Farnesina. A denunciarne la scomparsa i familiari dei tre uomini.
MESSICO – Sono scomparsi nel nulla tre cittadini italiani che si trovavano in una piccola cittadina a settecento chilometri da Città del Messico dove lavoravano come venditori ambulanti. Le tre persone scomparse sarebbero Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino.
A denunciarne la scomparsa alle autorità è stata una famiglia napoletana che ha fatto sapere agli inquirenti di non avere notizie dai propri familiari ormai da diciotto giorni.
Sul caso sta indagando anche la Farnesina che ha subito iniziato la collaborazione con l’ambasciata italiana di Città del Messico e le autorità locali.
Il comunicato della famiglia
Nelle scorse ore i familiari della tre persone scomparse in Messico hanno redatto e pubblicato un comunicato in cui chiedono la massima diffusione della notizia e delle foto segnaletiche: “Ad oggi non è pervenuta nessuna richiesta di riscatto chiediamo la massima diffusione della notizia e delle foto segnaletiche“.
Secondo quanto ricostruito grazie alle testimonianze dei familiari, le autorità messicane avrebbero in un primo momento affermato di aver arrestato Antonio e Vincenzo salvo poi negare questa informazione: “In un primo momento ci hanno detto che Antonio e Vincenzo erano stati arrestati e stavano andando all’ufficio, mentre di Raffaele non sapevano nulla – ha dichiarato Daniele, figlio di Raffaele Russo anche lui in Messico. Ma durante una seconda telefonata questa versione è stata negata dalle autorità messicane“.
Queste sarebbero le ultime informazioni legate ai tre. Non si esclude al momento l’ipotesi del rapimento per una richiesta di riscatto.