Luciana Lamorgese taglia i mezzi della Polizia. Finiscono in garage le moto d’acqua. Gabrielli: “Provvedimento eseguito di intesa con il Ministro precedente”.
Inizia tra le polemiche l’esperienza della Lamorgese al Viminale. Tra le prime azioni, il ministro dell’Interno ha tagliato i mezzi della polizia.
Luciana Lamorgese taglia i mezzi della Polizia: le moto d’acqua finiscono in garege
Con un decreto che sarebbe stato concordato anche con Matteo Salvini, il Ministero sospende la squadre nautiche dalla Polizia di Stato. I mezzi tagliati sono di fatto le moto d’acqua. Il personale dovrebbe essere impiegato in questure e commissariati, mentre i veicoli dovrebbero rimanere in garage in attesa di una seconda vita.
La moto d’acqua e il figlio di Matteo Salvini: un caso esagerato?
Si tratta di quei mezzi diventati noti per il caso del figlio di Salvini, immortalato dai giornalisti mentre faceva un giro proprio su una moto d’acqua. Il Partito democratico aveva iniziato una battaglia mediatica contro l’allora Ministro dell’Interno facendo sapere che i mezzi della Polizia di Stato servono a garantire la sicurezza degli italiani e non devono essere utilizzati come passatempo da familiari e amici dei ministri, I mezzi in questione, però, sarebbero considerati inutili, uno spreco da tagliare.
Garielli: “Provvedimento eseguito d’intesa con il ministro dell’Interno precedente”
“Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha semplicemente dato seguito al provvedimento normativo, in quanto non essendo intervenuta una modifica legislativa si sarebbe perpetrato un danno erariale. Peraltro, il provvedimento è stato eseguito d’intesa con lo stesso ministro dell’Interno precedente”, ha dichiarato il capo della Polizia Gabrielli chiamando in causa anche Matteo Salvini.
I sindacati della Polizia pronti a dare battaglia
Ma il provvedimento ha scatenato le reazioni anche nel mondo della Polizia, I sindacati promettono battaglia per provare a frenare il decreto.