Le sanzioni dell’UEFA al Milan: facciamo luce sui possibili scenari che potrebbero riguardare i rossoneri.
Sanzioni Uefa, Milan in attesa – C’è aria di delusione in casa Milan alla luce della decisione dell’UEFA di bocciare il settlement agreement.
La decisione presa a Nyon è stata considerata senza dubbio severa se non addirittura esagerata dai vertici rossoneri, pronti a pagare una multa ma non certo a fare fronte a una presa di posizione così drastica.
I dubbi su Yonghong Li ci sono, su questo non si discute, ma i dati di fatto parlano di una società dall’inizio della nuova gestione che ha visto migliorare il proprio bilancio e non è mai venuto meno a nessun impegno preso.
Lo hanno detto e ribadito Fassone, Mirabelli e Gattuso: lo scoglio Elliott non sarà semplice da superare ma alla squadra e alla società non è mai mancato nulla, sintomo inequivocabile del fatto che le casse di via Aldo Rossi navigano in acque sicure.
L’impressione dall’esterno è che il Milan non meritasse questa politica del terrore da parte dell’UEFA, rea la scorsa estate di essersi fatta raggirare dal Psg in occasione dell’acquisto di Neymar e intenzionata a riscattarsi quest’anno per difendere la propria immagine e la propria istituzioni.
Sanzioni Uefa al Milan: cosa rischiano i rossoneri
La punizione più severa per il Milan consisterebbe nell’esclusione dalla prossima edizione dell’Europa League, conquistata sul campo dai rossoneri grazie anche al lavoro svolto da Gennaro Gattuso.
In questo caso il posto dei rossoneri sarebbe preso dall’Atalanta, mentre la Fiorentina entrerebbe nella competizione come settima. Va detto a onor del vero che questo scenario risulta al momento decisamente improbabile.
La sanzione meno grave per il Milan consisterebbe in un avvertimento ufficiale, una sorta di cartellino giallo senza ripercussioni effettive.
In tutto questo c’è il nodo mercato, con i rossoneri che sono adesso costretti ad attendere metà giugno per fare luce sul proprio futuro. Massimiliano Mirabelli continua intanto a lavorare per non lasciarsi sfuggire le operazioni costruite fino a questo momento e sta già studiando le strategie alternative.
L’UEFA infatti non potrà bloccare interamente il mercato in entrata dei rossoneri. Potrà porlo a delle limitazioni ponendo un tetto relativo alla lista UEFA.