Il fallimento della Lega: sotto il 10%

Il fallimento della Lega: sotto il 10%

Il partito di Matteo Salvini conquista un risultato molto deludente.

Arriva al di sotto del 10% la Lega di Salvini, ben al di sotto degli ultimi sondaggi pubblicati prima del silenzio. In due settimane il Carroccio è crollato ancor di più a beneficio del primo partito Fratelli d’Italia. Il distacco tra il partito di Giorgia Meloni e gli alleati è schiacciante: 26% FdI contro a 9% e 8% di Lega e Forza Italia. Una distanza siderale che annuncia ampiamente che non vi sarà alcun dubbio sulla leadership del centrodestra.

Questo fallimento di queste politiche per la Lega di Salvini porterà il Carroccio a fare i conti internamente tra le varie anime deluse per le scelte del segretario e tra i vertici che chiedono un cambio di leadership. Il tentativo di veste nazionale voluta da Salvini è fallito e rischia di non ritrovare più nemmeno troppo consenso in un ritorno al movimento padano originario.

Matteo Salvini

La Lega delude da Nord a Sud

La soglia del 10% era fondamentale per Salvini che aveva preannunciato che non superarla avrebbe significato una disfatta. La Lega ha registrato un fallimento sia al sud dove aveva investito negli ultimi anni, sia al nord dove dominava senza troppi avversari. Ma ora anche in Veneto e Lombardia hanno scelto Giorgia al posto del Capitano. Al Senato Fratelli d’Italia è oltre il 28% in Lombardia, mentre la Lega è ferma al 14%.

Anche in Veneto il risultato per la Lega è stato clamoroso, qui Giorgia Meloni ha stravinto con il 30% dei consensi e oltre mentre la Lega non supera il 15%. E’ proprio questo risultato a preoccupare Salvini dove il governatore Luca Zaia è l’esponente più forte del Carroccio insieme al governatore del Friuli Fedriga che potranno mettere seriamente in discussione la leadership di Salvini.

Al sud Salvini non ha superato il 7% scavalcato ampiamente dalla rimonta del Movimento 5 stelle mentre un po’ meglio è andato al centro dove ha conquistato circa il 10-11%. Con questi risultati sicuramente Salvini non potrà pretendere un ministero chiave, che Meloni aveva già sottratto dalle grinfie del Carroccio.