La Libia è sempre più sull’orlo della guerra civile. Le forze fedeli al generale Haftar sono alle porte di Tripoli, il governo di Al Sarraj va al contrattacco.
TRIPOLI – La Libia va dritta verso la guerra civile. Le forze guidate dal generale Haftar, infatti, sono arrivate alle porte della capitale. Nonostante il governo di Al Sarraj possa contare sugli alleati di Misurata, a est di Tripoli, l’esercito nazionale libico ha preso l’aeroporto internazionale, scalo chiuso dal 2014, che si trova a soli 25 chilometri dal centro della capitale.
Assedio al potere
Le milizie di Haftar hanno conquistato l’aeroporto dopo aver preso il controllo di Qasr Bin Ghashir, località nei paraggi dello scalo. Sotto il controllo del generale, dopo i combattimenti avvenuti a sud della capitale, ci sarebbe anche Sog Al-Khmies, a circa 40 km dalla centralissima piazza dei Martiri. Il 75enne di Agedabia ha anche incassato il sostegno della milizia di Tarhouna, basata a 60 km a sud-est di Tripoli.
La controffensiva
Al Sarraj ha dato vita alla coalizione “Regione occidentale”, passando al contrattacco per difendere Tripoli. Il nome dell’operazione – Wadi Doum 2 – richiama il luogo dove Haftar fu sconfitto e catturato dai ciadiani nel 1987, quando all’epoca combatteva per il leader libico Muammar Gheddafi. Le forze fedeli al governo della Libia riconosciuto dalla comunità internazionale hanno effettuato il primo raid aereo ad Al-Hira, a nord di Garian, la città situata 80 km a sud della capitale presa giovedì dal generale cirenaico.
Le forze in campo
La Libia è attualmente spaccata in due zone: la parte ovest, con Tripoli, sotto il controllo di Al Sarraj; la parte est, con Bengasi, fedele al generale Haftar. L’Enl può contare anche su una sorta di enclave, al confine con la Tunisia, con centro a Zintan.