Liguria, il budget per la sanità nel 2022 è di 3,2 miliardi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Liguria: la Regione stanzia oltre 3,2 miliardi per la sanità nel 2022

Giovanni Toti

La Regione Liguria ha deciso di aumentare il budget destinato alla Sanità per il 2022 di oltre 11 milioni di euro.

Circa 11,7 milioni di euro in più rispetto al 2021: è quanto la Regione Liguria ha deciso di stanziare per la Sanità nel 2022. Un budget totale superiore ai 3,2 miliardi di euro. Gli 11,7 milioni di euro in più rispetto a un anno fa saranno destinati a coprire i costi per fronteggiare l’emergenza Covid, come è stato previsto nella delibera approvata dalla giunta regionale.

Liguria, Toti spiega il budget per la sanità

“Dopo i due anni durissimi di pandemia ci troviamo di fronte ad una sfida imponente per aumentare la produttività della nostra sanità in modo da poter rispondere ai bisogni quotidiani dei cittadini e, al contempo, recuperare le prestazioni che il sistema non ha potuto erogare, dovendo concentrare tutte le proprie risorse, soprattutto umane ma anche economiche, a fronteggiare l’urto dell’emergenza” ha spiegato il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti.

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Giovanni Toti
Giovanni Toti

“Per questo, dopo il confronto che si è svolto nei mesi scorsi tra la Struttura di missione per la Sanità e le aziende, abbiamo previsto per quest’anno obiettivi di produzione che equivalgono a quelli erogati nel 2019, pre covid, incrementati di una quota aggiuntiva indispensabile per recuperare l’arretrato. Le buone notizie sono che, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a traguardare il pareggio di bilancio per l’esercizio 2020” ha poi proseguito Toti, come riporta, l’Ansa.

Giovanni Toti ha poi spiegato anche quali sono gli obiettivi futuri della Regione riguardo il fronte della sanità: “L’obiettivo che vogliamo raggiungere e per il quale stiamo realizzando il piano ‘Restart’, con investimenti per 27 milioni di euro previsti quest’anno è spingere al massimo la macchina della sanità pubblica per potenziare la risposta del sistema sanitario regionale, prevedendo la possibilità di un’integrazione con il privato accreditato, ovviamente senza costi aggiuntivi per i cittadini e con un rigoroso controllo pubblico sulle prestazioni erogate”.

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ultimo aggiornamento: 4 Marzo 2022 18:21

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