Saviano attacca, la Polizia risponde: Che pena leggere commenti affrettati e ingenerosi

Saviano attacca, la Polizia risponde: Che pena leggere commenti affrettati e ingenerosi

La Polizia di Stato risponde alle critiche di Roberto Saviano: Che pena leggere certi commenti affrettati e ingenerosi.

Il noto scrittore e giornalista Roberto Saviano si è reso protagonista di un diverbio social addirittura con la Polizia di Stato.

Casal Bruciato, Roberto Saviano contro Matteo Salvini e contro la Polizia

Commentando i fatti di Casal Bruciato e criticando la posizione troppo morbida di Matteo Salvini nei confronti dei militanti di CasaPound, Roberto Saviano ha puntato il dito anche contro le Forze dell’Ordine.

Secondo lo scrittore, la Polizia di Stato sarebbe stata svuotata dei suoi poteri e della sua autonomia e si limiterebbe ormai esclusivamente a fare gli interessi del Ministro dell’Interno.

Nel suo messaggio social Roberto Saviano ha prima criticato il Ministro Della MalaVita e poi ha ha puntato il dito contro la Polizia di Stato “che sequestra striscioni e telefonini, ridotta a servizio d’ordine per la campagna elettorale di un partito“.

Di seguito il tweet condiviso da Roberto Saviano.

La risposta della Polizia di Stato: Che pena leggere certi commenti

Con una decisione insolita, la Polizia di Stato ha deciso di rispondere al tweet di Saviano per difendere il proprio lavoro e la propria immagine.

“La polizia di Stato serve il Paese e non è piegata ad alcun interesse di parte. Chi sbaglia paga nelle forme prescritte dalla legge. Che pena leggere commenti affrettati e ingenerosi per dispute politiche o per regolare conti personali”.

Di seguito il tweet della Polizia di Stato in risposta alle critiche mosse da Roberto Saviano.