Manovra economica 2019, l’Italia taglia i fondi all’Onu: il paese verserà trentadue milioni in meno nelle casse delle Nazioni Unite come contributo minimo.
Tra i provvedimenti inclusi nella manovra spicca quello poco pubblicizzato del taglio dei fondi all’Onu, con il governo italiano che verserà 32 milioni in meno nelle casse delle Nazioni Unite.
Manovra, tagliati i fondi all’Onu: l’Italia pagherà 32 milioni in meno alle Nazioni Unite
Il documento italiano prevede dunque un taglio al contributo minimo che l’Italia versa nelle casse dell’Onu, una scelta sponsorizzata e preannunciata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, in aperto contrasto con l’Onu dopo l’annuncio del possibile invio dei commissari internazionali per fare luce sulle accuse di razzismo e discriminazione ai danni del governo italiano contro i migranti.
Meno soldi all’Onu, la battaglia storica di Matteo Salvini contro “le ruberie, le mangerie e gli sprechi” delle Nazioni Unite
Già da mesi Salvini aveva fatto sapere di voler discutere con Conte e Di Maio della possibilità di ridurre il contributo minimo dell’Italia, sostenendo che i soldi avrebbero finanziato gli sprechi, le mangerie e le ruberie dell’Onu. Il testo della manovra, così come approvato dal Senato, dà ragione al ministro dell’Interno.
Italia e Onu, lo scontro continua. Dopo le scintille sul Global Compact arriva il taglio dei fondi
L’Italia verserà dunque come contributo alle Nazioni Unite, previsto da una legge del 1957, circa trenta milioni in meno, un provvedimento che rischia di complicare ulteriormente i rapporti tra il governo italiano e l’Onu dopo il contrasto sul Global Compact, non accettato e non ancora sottoscritto dall’Italia.