Caso Marò, udienza al Tribunale dell’Aja per stabilire la giurisdizione del caso che vede coinvolti i due militari italiani accusati dalle autorità indiane di omicidio.
Torna in primo piano il caso Marò con l’udienza presso il Tribunale dell’Aja. I Giudici della Corte sono chiamati a decidere sulla giurisdizione del caso che vede come imputati due militari italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. L’Italia chiede la giurisdizione esclusiva del caso.
Marò, udienza al Tribunale dell’Aja per la giurisdizione del caso
La Corte Internazionale è stata chiamata in causa per decidere sulla giurisdizione del caso, ossia su quale dei due paesi coinvolti (Italia ed India) debbano procedere con le indagini, il processo e il giudizio.
L’ambasciatore italiano Azzarello: “Agli occhi dell’India non c’è presunzione di innocenza”
“Agli occhi dell’India non c’è presunzione di innocenza: i Marò erano colpevoli di omicidio ancora prima che le accuse fossero formulate“, ha dichiarato davanti alla Corte l’ambasciatore italiano Francesco Azzarello.
Azzarello ha poi ricordato che Girone e Latorre sono funzionari italiani in servizio su una nave battente bandiera italiana all’epoca dei fatti e quindi estranei alla giurisdizione di altri paesi stranieri.
La posizione dell’India
Differente la posizione dell’India che ha voluto ricordare nel corso dell’udienza come non si possa ignorare il fatto che le vittime sono due persone indiane.
“L’Italia sostiene di avere l’esclusiva giurisdizione ma bisogna tenere a mente che l’India e due suoi pescatori sono le vittime di questo caso […]. Due esseri umani a bordo di una barca indiana sono stati uccisi da individui che erano su una nave commerciale”.
Il caso Marò
Il caso che vede coinvolti i due Marò risale ala febbraio 2012, quando i due militari italiani rimasero coinvolti nella morte di due pescatori indiani. I due italiani sono stati arrestati e detenuti in India nonostante le autorità indiane non abbiano inizialmente formulato alcun capo di imputazione.
