Un docufilm per raccontare i segreti della storia d’amore tra Marta Fascina e Silvio Berlusconi. Cosa c’è di vero e cosa sappiamo.
L’ultima relazione di Silvio Berlusconi con Marta Fascina raccontata in un docufilm. Questa la notizia che ha decisamente attirato l’attenzione di tantissime persone arrivate nelle scorse ore. Ma cosa c’è di vero? Cosa hanno detto i diretti interessati e, in questo caso, la donna? Una prima replica ufficiale c’è già stata.
Marta Fascina, un docufilm sulla sua storia con Berlusconi
Nelle scorse ore, come anticipato, si era sparsa la voce di un docufilm con protagonista Marta Fascina nel quale sarebbe stata raccontata la sua storia d’amore con Silvio Berlusconi.
I segreti della relazione tra la donna e il compianto leader di Forza Italia svelati quindi in un film-documentario fatto ad hoc dopo circa sei mesi dalla dipartita dell’uomo. A dare il là ai rumors era stata una indiscrezione de L’Espresso che aveva parlato anche di altri dettagli. Il media aveva indicato Francesca Verdini, figlia di Denis e attuale fidanzata di Matteo Salvini, come produttrice dell’opera, tramite la sua società La Casa Rossa, fondata nel 2019.
Eppure le cose non starebbero così.
La smentita
Infatti, è stata la stessa Fascina a voler mettere a tacere, per ora, le indiscrezioni. La donna, con una nota, ha dato una secca smentita sull’uscita del docufilm sulla sua storia con il compianto Cavaliere.
“Dopo aver appreso dalle agenzie di stampa dell’imminente registrazione di un docufilm sulla mia storia d’amore con Silvio Berlusconi, mi trovo costretta a smentire questa fantasiosa notizia poiché totalmente destituita di ogni fondamento”.
Al momento, quindi, nulla di vero riguardo la realizzazione di un’opera simile.
L’eredità di Silvio alla compagna
Nei giorni scorsi, invece, sempre la Fascina era stata protagonista di una lieta notizia. Infatti, la donna avrebbe ricevuto la prima parte di eredità che il compianto ex Premier le aveva lasciato. I figli di Berlusconi, infatti, avevano dato il via libera al pagamento della prima “rata” della somma prevista dalle disposizioni del padre. Alla deputata di FI era stata destinato un totale di 100 milioni di euro.