“Nessun complotto”: le scottanti parole di Matteo Salvini

“Nessun complotto”: le scottanti parole di Matteo Salvini

Nell’intervista a Radio 24, Matteo Salvini respinge le teorie del complotto ma accusa alcuni giudici di agire politicamente.

Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, è tornato sul tema delicato del rapporto tra politica e magistratura durante un’intervista a Radio 24. Pur negando complotti o interferenze generalizzate, il leader della Lega ha accusato una parte della magistratura di “fare politica“.

Matteo Salvini

La replica di Salvini ai giudici

Parlando della propria esperienza, come riportato da Il Tempo, il leader della Lega ha espresso preoccupazione per il comportamento di alcuni membri della magistratura.

Secondo Matteo Salvini portano in aula idee politiche “disapplicando le leggi dello Stato“. Aggiunge: “Ribadisco da imputato che rischia 6 anni di carcere che fortunatamente la stragrande maggioranza dei giudici è ora in ufficio a fare serenamente il suo lavoro“.

Ha inoltre specificato che la questione non riguarda un complotto organizzato da presunte “toghe rosse“, bensì una tendenza isolata. Ad esempio, spiega il vice premier: “Sull’immigrazione non ha nascosto le sue idee politiche e a me spiace se un giudice porta in tribunale la sua idea politica che non coincide con le leggi votate dal parlamento“.

La sovranità e l’intervento di Musk

L’intervista si è poi spostata sulle recenti dichiarazioni di Elon Musk e al ruolo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Più difensori ci sono nel mondo della sovranità nazionale e meglio è“, ha affermato, ribadendo che per lui “la libertà di parola è sacra“.

Salvini ha fatto notare che il popolo italiano non ha bisogno di influenze esterne: “Gli italiani non è che aspettano Musk per decidere così come non ascoltavano George Soros (…)

Ha poi ricordato un episodio del passato, quando un ministro francese lo definì “vomitevole“. Un episodio che – come ha sottolineato dal leader della Lega – non lo offese allora e che invita ad “andare oltre“.