Il dolore di Mauro Corona: "Mio padre gli sparò col fucile"
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Il dolore di Mauro Corona: “Mio padre gli sparò col fucile”

Mauro Corona

Un racconto inedito e di sofferenza per Mauro Corona che ha svelato alcune azioni del padre quando lui era ancora un bambino.

Presenza fissa da Bianca Berlinguer a ‘È sempre Cartabianca’ su Rete 4, Mauro Corona ha avuto modo di raccontare alcuni dettagli della sua vita molto intensi. In particolare di un dolore che lo aveva colpito a 9 anni circa e che, ancora oggi, si porta dentro in modo molto nitido. Lo scrittore ha fatto riferimento ad alcune azioni orribili di suo padre.

Mauro Corona
Mauro Corona

Nel corso della trasmissione, Corona ha avuto modo di svelare alcuni dettagli della sua vita e per la precisione della dura infanzia vissuta: “Nei miei ricordi di infanzia ho anche io un caso che non racconto a nessuno perché non interessa. Ma mio padre […] ha ucciso il cane con il fucile. Come mai? Era una mattina di inverno. Questo cane non andava. ‘Era un buono a nulla’ come me, diceva. Allora ha finto di andare a prendere degli uccellini. Abbiamo sentito il colpo dalle parti della chiesa di San Rocco. Lui è tornato senza cane. L’aveva fucilato perché non andava, non rendeva. Noi zitti a piangere in silenzio. Il nostro cane affezionato. Questi sono i miei ricordi di infanzia”.

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Rispondendo poi ad altri quesiti della Berlinguer sulla vicenda orribile vissuta, lo scrittore ha aggiunto: “Quanti anni avevo? Circa 9 anni. Quando eravamo rimasti soli, quando mia madre era scappata. Mio fratello 8 circa e l’altro 6. Eh vabbe. Siccome non avevamo affetti, tranne quello dei nonni, i cani e gli animali – avevamo due capre e una mucca – erano gli unici amici. Portarci via il cane e fucilarlo è stato proprio un dolore che ancora oggi mi porto. Ho malinconia di cose ricevute, terribili e non necessarie”.

Gli altri argomenti affrontati: la guerra

Oltre al brutto aneddoto personale, Corona ha affrontato molti altri argomenti durante la puntata della trasmissione. Uno di questi la guerra in Medio Oriente con particolare focus a quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza. “Sognerei uno Stato palestinese tutto loro. Ce n’è terra lì. Dividiamolo a metà. Uno Stato loro e lo Stato di Israele”, ha detto.

Poi, però, quella che sembra essere a tutti gli effetti una profezia su come si concluderà il conflitto: “Ma non credo che finirà bene perché da quando è nato Cristo laggiù continuano a uccidersi. Lì uno dei due deve soccombere e l’altro se la godrà. È una cosa infame questa”, ha detto mestamente lo scrittore dando la sua visione delle vicende di attualità.

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ultimo aggiornamento: 8 Maggio 2024 10:43

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