Meloni in equilibrio tra la linea dura di Salvini e la solidarietà
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Direttore: Alessandro Plateroti

Meloni in equilibrio con la linea dura di Salvini e la solidarietà

Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Giorgia Meloni deve cercare di mantenere l’equilibrio sulla linea dura rivendicata da Salvini e caro al suo elettorato.

La tragedia di Cutro ha messo a dura prova la presidente del Consiglio. Da un iniziale silenzio ha ripreso il controllo della situazione rivedendo il dossier migranti. Si è scontrata con Salvini e sull’eccesso di comunicazione di Piantedosi e al tempo stesso lo ha pubblicamente difeso come tutta l’azione di governo dicendo che non si poteva fare di più, altrimenti lo avrebbero fatto. Respinge tutte le accuse e organizza un Cdm, non facile, a Cutro, luogo della strage accolta da grida e proteste. Ma Meloni tira dritto e lancia la sua sfida ai trafficanti e allo stesso tempo facilita le entrate legali.

L’obiettivo di Meloni è sconfiggere i trafficanti, per questo licenzia un decreto che li punisce con pene che arrivano a 30 anni di reclusione e facilita con il decreto flussi i canali legali perché “in Italia non conviene arrivare illegalmente e rischiare la vita”. Stanzia più fondi per i centri di accoglienza e aumenta la sorveglianza delle coste. E invita i familiari delle vittime a Palazzo Chigi dopo le accuse di non aver fatto tappa a Crotone. Un Cdm molto difficile come l’equilibrio che Giorgia Meloni cerca di tenere tra la linea dura portata avanti da Salvini e che piace al suo elettorato e il dialogo con l’Europa e con la solidarietà umana che come figura istituzionale non può non mostrare.

primo consiglio dei Ministri governo Meloni
primo consiglio dei Ministri governo Meloni

La tensione tra Meloni e il leghista

La premier fa quadrato e difende il suo governo e l’operato che ha adottato in questi giorni. Ma la tensione è visibile soprattutto con il vicepremier Matteo Salvini che puntava alla reintroduzione dei decreti Salvini del governo Conte. Un duro braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia su questo tema perché il partito della premier vuole tenere il più possibile lontano dalla sua azione di governo sul tema migratorio.

Il leader della Lega è deluso perché ben poco delle sue richieste è entrato nel testo definitivo e nel frattempo rivendica sui social che «Nel 2019 si è registrato il minimo di morti e dispersi». Le tensioni sono state palpabili anche ieri mattina in pre-consiglio dei ministri quando Salvini è addirittura arrivato a minacciare di non partecipare al Cdm se non si rivedeva l’articolo 10. Questo articolo del decreto prevedeva un potenziamento della sorveglianza marittima, con l’istituzione di un Dispositivo integrato interministeriale definite con decreto di Chigi su proposta della Difesa. In capo, ovvero, a Crosetto e non a Piantedosi e Salvini.

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ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2023 10:38

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