Il centrocampista rossonero, classe 1991, ha molti estimatori. In vista del mercato di gennaio il Genoa è in pole: altre due squadre di A, però, sono interessate
L’unica certezza nella carriera di Andrea Bertolacci, al momento, è che le strade del centrocampista romano e della società rossonera, al massimo a giugno, si separeranno in maniera definitiva. Le possibilità che però il calciatore lasci Milanello già durante la finestra invernale di mercato si fanno sempre più elevate. Non mancano, infatti, le squadre di Serie A molto interessate a rilevarlo, con l’obiettivo di potenziarsi per il girone di ritorno del campionato. Il Genoa, tra queste, è sempre in pole position.
Bertolacci, addio al Milan sempre più vicino
Il presidente Preziosi, secondo quanto riportato dal quotidiano genovese Il Secolo XIX, avrebbe infatti già pronta un’offerta da presentare al Gruppo Elliott per prelevare il calciatore sei mesi prima della scadenza del suo contratto. Bertolacci ha già vestito due volte la maglia rossoblu: il suo terzo rientro sotto la Lanterna sarebbe, sicuramente, opzione più che gradita per la prosecuzione della sua carriera.
Il giocatore, classe 1991, ha infatti giocato ben 118 partite in Serie A con la maglia del Grifone, tra 2012 e 2015 e, poi, nella stagione 2017-2018: 13 le reti messe a segno in rossoblu. Una squadra e una città che lo hanno consacrato nel calcio che conta.
Bertolacci, altri due club di A su di lui
Anche Bologna e Fiorentina, secondo radiomercato, sarebbero vicine al calciatore. Per la Gazzetta dello Sport, però, il Genoa avrebbe un considerevole vantaggio rispetto alle due concorrenti, oltre a riscuotere il maggior gradimento da parte dello stesso Bertolacci.
Sta dunque per concludersi l’esperienza in maglia rossonera per l’ex calciatore della Roma. Un capitolo che lo ha portato a giocare 42 incontri di campionato, più 5 di Coppa Italia e 4 in Europa League, con 2 reti segnate. Ci si attendeva di più da un giocatore costato al Milan ben 20 milioni di euro nell’estate del 2015: le aspettative, però, non sempre sono commisurate al denaro speso.
