Mercato Milan, Gennaro Gattuso indica la via a Massimiliano Mirabelli: i tre sogni sono Depay, Morata e Fellaini.
Mercato Milan, Gattuso determinato: vuole una grande squadra. Sembra sicuro di sé il tecnico rossonero che, nonostante lo scetticismo dei media sul verdetto dell’Uefa, ha ribadito il concetto presentato e ripetuto dalla fine del campionato. Arriverà un grande centrocampista a Milanello, accompagnato probabilmente da altri due innesti di rilievo, un attaccante esterno e una prima punta. Anche in occasione dell’ultima intervista ai microfoni di Premium Gennaro Gattuso ha dimostrato una cieca fiducia nel progetto e nel lavoro del ds Massimiliano Mirabelli.
Mercato Milan, i tre sogni (non) impossibili
Nel caso in cui il Milan dovesse superare indenne la prova Uefa, magari anche grazie al ricorso al Tas, Mirabelli si muoverebbe concretamente per provare a chiudere per i tre grandi obiettivi del mercato del Milan.
In attacco Gattuso vuole Alvaro Morata. Nelle gerarchie di Rino lo spagnolo è nettamente in vantaggio sui vari Falcao, Belotti e Immobile. I problemi per portare il giocatore in rossonero sono i soliti: le richieste economiche del giocatore e il suo desiderio di vestire nuovamente la maglia della Juventus. Mirabelli attende il semaforo verde da Marco Fassone e metterà sul piatto l’offerta definitiva. A quel punto la scelta passerà allo spagnolo.
Per il centrocampo i rossoneri attendono di fatto una risposta da Marouane Fellaini. Il belga al momento non si muove dalla sua richiesta di dieci milioni per quanto riguarda lo stipendio e spera di dimostrare il suo valore ai Mondiali di Russia 2018. Se anche dovesse riuscire nel suo intento, difficilmente i rossoneri potranno accontentarlo. Anche qui Mirabelli non ha intenzione di passare un’intera estate a corteggiare un giocatore: o accetta la proposta del Milan o la società passerà alle alternative già presenti sulla lista.
Ultimo ma non ultimo, Memphis Depay: l’olandese piace a Gattuso e Mirabelli e potrebbe essere l’uomo giusto per portare nella rosa un’iniezione di classe e fantasia con il pallone tra i piedi. Più spregiudicato di Calhanoglu e più vario nelle giocate rispetto a Suso, l’olandese rappresenta una pedina importantissima nel tridente disegnato dall’allenatore del Milan. Senza considerare che potrebbe giocare anche da seconda punta. Davvero niente male.