La Ong Alan Kurdi ha salvato 150 migranti al largo della Libia. Italia e Malta dicono no allo sbarco.
ROMA – La Alan Kurdi ha salvato 150 migranti al largo della Libia nella giornata di lunedì 6 aprile 2020. Come riportato da La Stampa, la comunicazione della Germania di sospendere le operazioni di monitoraggio è arrivata in contemporanea alle operazioni di sbarco dei profughi a bordo di un secondo barcone sovraffollato.
La ricerca di un porto sicuro continua ma da Italia e Malta è arrivato il no allo sbarco. In particolare, nei giorni scorsi Roma aveva ribadito l’impossibilità ad aiutare la Ong nel soccorrere i migranti per la difficile situazione sanitaria presente nel Paese.
Nuovo sbarco a Lampedusa
In Italia, però, non si fermano gli sbarchi individuali. Nella serata di lunedì una piccola barca con 36 persone a bordo è arrivata a Lampedusa. I profughi sono stati portati all’hotspot dell’isola dove trascorreranno un periodo di 14 giorni di quarantena prima di poter rispettare le misure decise dal Governo.
Difficile, al momento, prevedere per loro una ricollocazione visto il blocco dei viaggi. Proprio nei giorni scorsi il Viminale ha invito una circolare a tutti i prefetti invitandoli a fermare i trasferimenti dei migranti in questo periodo di emergenza sanitaria.
Gommone in difficoltà al largo di Malta
Le partenze dalla Libia, dopo uno stop, sono riprese. L’arrivo di un clima più mite ha convinto i migranti ad effettuare le traversate per arrivare in Europa. Uno di questi gommoni ha chiesto aiuto ad Alarm Phone per aver terminato la benzina al largo di Malta.
Fino a questo momento nessuno Stato si è mosso per soccorrere la barca in avaria. Secondo quanto precisato da Alarm Phone, a bordo ci sono tante donne e bambini, con il più piccolo che ha soli due anni. Possibile che nelle prossime ore arrivi la Alan Kurdi a salvarli in attesa di un porto sicuro.
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