Migranti, Matteo Salvini avverte la Francia: “Porti aperti? Le navi delle Ong le mandiamo in Corsica o a Marsiglia”. E sui deputati del Pd: “Comportamento inqualificabile”
Migranti, Matteo Salvini minaccia la Francia. Conclusasi la vicenda delle quarantadue persone a bordo della Sea Watch, inizia adesso una seconda fase, non meno complicata. L’Europa si sta confrontando animatamente sul tema e Parigi e Berlino – in primis – hanno puntato il dito contro il governo italiano.
Ma Matteo Salvini non è intenzionato a fare passi indietro. Il ministro dell’Interno ha esultato dopo l’arresto di Carola Rackete sottolineando come la linea dura abbia portato i suoi risultati.
Capitano arrestata e migranti divisi in Europa con l’Italia che non ne accoglierà neanche uno. Il tutto a fronte di due settimane di lotta contro la Sea Watch 3. Lotta finita solo per la scelta di Carola Rackete di forzare il blocco navale. Due volte. La prima al confine delle acque nazionali italiane e la seconda davanti al porto di Lampedusa.
Migranti, Salvini avverte la Francia: Ong a Marsiglia o in Corsica
Di fronte alle accuse di Francia e Germania, il Viminale ha voluto condividere una nota nella quale si ripercorrono i risultati ottenuti grazie alla politica dei porti chiusi e alle nuove norme stabilite dal decreto Sicurezza Bis.
Matteo Salvini, ai microfoni de la Verità, ha poi mandato un chiaro messaggio al governo di Parigi.
“La tattica è questa per creare l’incidente politico. Ma la linea della fermezza paga. Da oggi una destinazione diversa c’è: il governo francese si è espresso per l’apertura di tutti i porti, quindi daremo indicazioni per mandare quelle navi in Corsica o a Marsiglia“.
Salvini contro il Pd: Comportamento inqualificabile, i loro elettori non li hanno mai visti andare fuori dalle fabbriche
Il leader della Lega ha poi parlato della decisione di alcuni esponenti del Pd di salire a bordo della Sea Watch quando questa si trovava al largo del porto di Lampedusa.
“Mi fa specie il comportamento di Graziano Delrio, già ministro dei Trasporti: dovrebbe sapere che uno dei tre “no” è stato dell’attuale ministro, Danilo Toninelli. Il comportamento dei parlamentari del Pd è inqualificabile, per fortuna lo è anche per i loro elettori che non li hanno mai visti andare fuori dalle fabbriche a protestare a favore degli operai italiani licenziati”.