Cina, chiude i battenti la Jie Ande di Jonghong Li, la società presentata dal neo-presidente del Milan come ‘cassaforte’ del club. Il Fondo Elliott prende piede nel futuro dei rossoneri.
Arriva dal Corriere della Sera la notizia del fallimento della Jie Ande, la società che Jonghongh Li aveva presentato come cassaforte del Milan al momento dell’acquisto del club da Silvio Berlusconi. Stando a quanto riportato dal quotidiano, l’imprenditore cinese avrebbe accettato prestiti con interessi sopra il 20% pur di garantire la continuità aziendale, ma il prossimo incontro con il Fondo Elliott ha fatto crollare la credibilità del numero uno rossonero. Stando a quanto riferito da La Repubblica, infatti, il fondo starebbe lavorando a un addio anticipato di Li.
La questione legata alle Jie Ande non ha effetti diretti sul Milan ma di certo avrà ripercussioni sull’immagine di Yonghong Li, che dovrà fare i conti anche con l’UEFA. Il Fondo Elliott si è detto disposto e pronto a prestare altri 30-40 milioni da destinare al club qualora l’UEFA dovesse chiedere ulteriori garanzie per consentire al Milan di disputare le competizioni europee. Il fondo americano in fondo sa fare bene il suo lavoro e sa che eventuali sanzioni farebbero crollare il valore del club.
Il Milan del Fondo Elliott
Secondo quanto riportato da La Repubblica, l’impressione è che il Milan sia già nelle mani, o quantomeno sotto l’ala, del Fondo Elliott che, sempre stando a quanto rivelato dal quotidiano, potrebbe già rivendicare il diritto sulle azioni del club rossonero, avute come garanzia del prestito di 303 milioni di euro. La società di Singer non è però intenzionata a possedere il Milan, che verrebbe così rivenduto al miglior offerente.
La situazione economica di Yonghong Li ha già messo in moto diversi investitori arabi e russi che avrebbero già chiesto notizie sul club.
Questo il video con il quale Yonghong Li ha parlato della sua situazione economica e di quella del club:
