Tra i peggiori in campo contro il Rijeka, Lucas Biglia sembra un lontano parente del formidabile regista ammirato a Roma.
Testa alta, sempre sul pezzo, soglia dell’attenzione altissima. Nelle intenzioni del Milan, Lucas Biglia avrebbe dovuto portare esperienza e (soprattutto) qualità nel centrocampo rossonero. Invece, l’ex Lazio sembra aver smarrito il suo genio. Neanche il modestissimo Rijeka è riuscito a scuotere il 31enne argentino, tra i peggiori in campo nella sfida di Europa League giocata in Croazia. Gambe pesanti, scarsa lucidità, eccessiva timidezza: cos’è successo al regista albiceleste? È un problema di condizione, questo è evidente, ma anche di fiducia.
Serie A, 16esima giornata: Milan-Bologna domenica 10 dicembre alle 20.45
Dopo aver iniziato bene l’avventura in rossonero, Lucas Biglia si è via via eclissato. Sono bastate un paio di prestazioni non all’altezza della sua fama (accompagnate da qualche fischio) per scalfire le sue certezze. Anche contro il Rijeka, il centrocampista argentino si è messo in cattiva mostra: tanti palloni masticati, pochissime verticalizzazioni, zero contrasti vinti. Insomma, un autentico fantasma, che domenica prossima, con ogni probabilità, si riaccomoderà in panchina per far posto al più brillante Riccardo Montolivo. A Rino Gattuso il compito di recuperare questo splendido (ma depresso) giocatore, costato qualcosa come 17 milioni più bonus. Il Milan ha bisogno delle sue geometrie.