L’ex amministratore delegato del Milan confessa alla Gazzetta dello Sport di aver tentato di portare in Serie C il fuoriclasse brasiliano
E’ un Adriano Galliani a tutto tondo quello apparso sulle pagine dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Il navigato dirigente brianzolo parla soprattutto di questo primo periodo da amministratore delegato del Monza, militante nel Girone B di Serie C. La volontà sua e del presidente Silvio Berlusconi è quella di far decollare la squadra, portandola nel più breve tempo possibile nella serie cadetta. Gli investimenti, in questo mercato di gennaio, non sono mancati. A far rumore, però, nonostante i 16 acquisti, è l’eco di un colpo mancato: un arrivo che, se fosse andato in porto, avrebbe avuto una straordinaria cassa di risonanza a livello mediatico. Galliani ne parla così alla Rosea.
Galliani: “Kakà al Monza? Non voleva lasciare San Paolo”
Occuparsi della sua squadra del cuore, non ha prezzo, anche se i giocatori da trattare non sono più Beckham o Ibrahimovic, ma Chiricò. E’ stato un mercato divertente a detta di Galliani, con un investimento globale di 1,6 milioni per i cartellini dei 16 acquisti effettuati. L’incremento a livello di stipendi è stato notevole.
L’assalto a Gilardino e Kakà è stato vano. Il primo ha deciso di percorrere la sua nuova strada da allenatore in seconda (al Rezzato, in Serie D). Poi, c’è la vicenda legata al brasiliano: “Kakà? Gli ho chiesto di venire al Monza – ha affermato Galliani – ma non voleva lasciare San Paolo e i suoi figli“.
Galliani: “Non parlo di Milan, io tifo e basta”
Ripercorrendo l’acquisto del Monza, Galliani ha specificato: “E’ nata quasi per caso. Berlusconi tutti i lunedì invita a pranzo ad Arcore i figli e i manager di punta del gruppo. Si è parlato di questa possibilità, sono stato incaricato di studiarla e l’ho fatto con piacere“.
“Ho chiamato Nicola Colombo e abbiamo deciso di fare l’operazione. Lui è ancora presidente. Torneremo a chiamarci AC Monza, il nome storico“. In merito alle vicende del Milan, Galliani è laconico: “Non parlo dei rossoneri: io tifo e basta“.
